Un progetto interamente dedicato al racconto della nascita e dell’evoluzione di un’invenzione straordinaria: la prima forma di comunicazione non orale.

Vera e propria cittadella della conoscenza, Officina della Scrittura è il luogo in cui viene raccontato, promosso e valorizzato tutto ciò che, in ogni ambito, è legato alla cultura della scrittura e, più in generale, al segno dell’uomo: dalle pitture rupestri fino alle forme della comunicazione contemporanea.

 

Nata da un sogno di Cesare Verona, presidente di Aurora Penne, il nuovo spazio sorge all’interno di una ex filanda settecentesca sita in Strada Abbadia di Stura a Torino, là dove dal 1943 ha trovato sede la storica azienda e manifattura Aurora.

Frutto di un progetto che ha potuto prendere forma grazie all’Associazione Aurea Signa, Officina della Scrittura è un perfetto mix di tecnologia e tradizione.

 

Oltre 2.500 metriquadri, suddivisi in aree ben distinte, ma tra loro profondamente interconnesse: dal racconto delle origini del segno, alla prima macchina da scrivere Remington; dal viaggio all’interno della scrittura alla sezione dedicata alla storia delle penne stilografiche, dove è possibile apprezzare una selezione delle 13 penne iconiche del XX secolo, come la Waterman’s 22 del 1896 e la Hastil Aurora disegnata da Marco Zanuso nel 1970 ed esposta al MoMA di New York.

 

Uno spazio di circa 500 metriquadri è dedicato all’arte moderna e contemporanea ed agli artisti, prediligendo quelli italiani, che nel loro lavoro hanno utilizzato il segno, i segni alfabetici ed il linguaggio grafico come iconografia privilegiata.

Per questa ragione il progetto espositivo, curato da Ermanno Tedeschi, è stato intitolato Scripta Volant.

La prima mostra è una collettiva con più di 30 artisti.

 

Una biblioteca, un auditorium, un bookshop, una caffetteria su strada, un ristorante sulla terrazza e un ascensore panoramico completano lo spazio.