Taglio curatoriale e ospiti
"Il Gruppo N ha lanciato un filone artistico che presenta opere d'arte che non prevedono un'arte contemplativa. Lo spettatore partecipa all'opera, e nel gergo di noi psicologi, ne diventa oggetto sperimentale." Così spiega Daniela Mapelli, Rettrice Università degli Studi di Padova, ricordando i 50 anni della nascita dei Corsi in Psicologia e plaudendo l'originale taglio curatoriale della mostra "al confine tra arte e scienza, tra colore e movimento".
Un progetto che ha riunito l'impianto storico di Luca Massimo Barbero e il lavoro di più Dipartimenti d'Ateneo, con Guido Bartorelli, Giovanni Galfano, Andrea Bobbio e Massimo Grassi.
Parte integrante dell'impianto della mostra sono anche gli incontri con il pubblico: con gli artisti Marina Apollonio e Alberto Biasi, lo scrittore Tiziano Scarpa e il neuroscienziato Giorgio Vallortigara.
Sciarpa optical al collo, così Marina Apollonio ha avuto modo di ricordare il rapporto con padre, il critico d'arte Umbro Apollonio, e l'incontro con Peggy Guggenheim, che nel 1968 acquistò Rilievo n. 505.
"L'interesse della mia ricerca è rivolto all'indagine di una forma primaria, cercando il massimo risultato con la massima economia. – ha spiegato Marina Apollonio - Adesso col computer è tutto diverso, ma un tempo era tutto fatto a mano, per ogni opera ci mettevamo mesi".
Lei che, ancora oggi, guarda alle sue opere di un tempo, "con uno sguardo al futuro per quelle ancora da fare".