È diventato un modo per ottimizzare un patrimonio e rendere circolare e sostenibile un progetto che ha prodotto un modello già riconosciuto tra i più interessanti a livello internazionale, perché lavora con e per la comunità. “Parlare di sostenibilità significa parlare di una nuova estetica”, continua Rota. “Tutto ciò che noi facciamo appartiene ad una prospettiva di reinvenzione, di riuso, di rimessa in circolo. Così come parliamo di economia circolare, possiamo parlare di conoscenza circolare. Un’idea vicina al concetto di Mutazione, forse la qualità maggiormente necessaria all’architettura attuale, se la mutazione è la caratteristica che consentirà di rispondere a una realtà fatta di cambiamenti, come, per restare nell’attualità, il Coronavirus”.