In occasione di The Italian Glass Weeks, Honey Garden, progetto sostenibile dell’artista Judi Harvest ospitato nella fornace di Giorgio Giuman a Murano, festeggia i suoi (quasi) 10 anni con un picnic

Un giardino che intreccia e salvaguarda  piante, api, ora persino pipistrelli, e arte vetraria. Tra fragilità e tenacia, tutela, rilancio e ricerca di bellezza.

Questo il progetto intrapreso da inizio 2013 a Murano, presso la fornace del maestro Giorgio Giuman, dallartista americana Judi Harvest e portato avanti in questi anni, coltivando fiori e passione, con perseveranza rigorosamente manuale.

Per festeggiare il (quasi) decimo anniversario di fruttuosa collaborazione, creativa e ambientale, è in programma un appuntamento speciale: Honey Garden Picnic, un picnic bucolico nel giardino degli alveari e del vetro artistico che andrà in scena il 24 settembre, dalle ore 12 alle 16, in occasione della manifestazione The Italian Glass Weeks, che questanno unisce Venezia e Milano (leggi qui).

La tutela delle api, del vetro artistico e dellecosistema

In occasione della manifestazione che celebra il vetro, Judi Harvest presenta in anteprima Night and Day: Bats + Bees, una serie di lavori incentrati su due animali in via di estinzione, api e ora pipistrelli, creature essenziali per lequilibrio dellecosistema, che operano in modo complementare ma che da tempo sono in pericolo di estinzione.

La mostra, realizzata con Silvia Sandini ed Elvilino Zangrandi, è composta da sculture e dipinti in vetro soffiato di Murano ed esposta dal 17 al 25 settembre sull’isola di Sacca Serenella presso la glass factory di Giorgio Giuman, dove Judi Harvest lavora da 35 anni.

Il progetto è unevoluzione del suo percorso artistico volto a sensibilizzare lopinione pubblica sullinterdipendenza tra natura e uomo e quest’anno, arricchito da una conferenze, invita i visitatori a creare il proprio goto de fornasa per il picnic con i maestri vetrai.

Cosè Honey Garden 

Oasi benefica, installazione artistica permanente e habitat per le api che produce oltre 60 chili di miele due volte lanno, Honey Garden è il più grande progetto intrapreso fino ad oggi da Judi Harvest.

Nato nel 2013, si estende su un terreno di 250 mq allinterno della fornace Giuman. Per crearlo sono stati necessari 6 carichi di terra, 30 alberi da frutto e 500 piante profumate fiorite, tra cui lavanda, gelsomino, rose, salvia, rosmarino e glicine, oltre a quattro alveari di api collocati al centro. In questi anni, questo luogo magico ha ospitato molti progetti ambientali e artistici, tutti incentrati sul rilancio di un’arte millenaria, quella del vetro di Murano, celebre in tutto il mondo ma non sempre tutelata in modo adeguato.

Chi è Judi Harvest

Le opere ispirate alle api e agli alveari sono realizzate da Judi Harvest insieme ai vetrai muranesi. In questo lavoro corale creativo ma faticoso, poetico e al tempo stesso tenace l'obiettivo dell'artista è quello di sostenere e dare visibilità internazionale alla vetreria Giuman e a un arte, quella vetraria, poco valorizzata e spesso in difficoltà: in pericolo di estinzione, proprio come le api. Un impegno tanto virtuoso quanto concreto che è stato raccontato diverse volte, anche recentemente, dal The New York Times.

Il pericolo di estinzione delle api ma anche del vetro artistico

“Esiste una connessione tra la scomparsa delle api e la perdita di importanza della produzione del vetro di Murano” spiega lartista. “Il mio progetto si propone di riportare in giardino la vita delle api per riprodurne il contenuto in vetro come gesto di protesta”. 

L’arte in vetro come testimonianza di sopravvivenza naturale 

Rappresentare la fragilità dellimpollinazione, del seme e del ciclo vegetale in vetro di Murano manifesta in modo profondo ed enfatico una visione consapevole della condizione ambientale. 

Il lavoro manuale dellapicoltura intrapreso con caparbietà da Judi Harvest porta ai progetti incentrati su arnie e api, a loro volta tradotti in opere in vetro, che, trasparente e fragile, diventa materia di rappresentazione di un processo dove arte e artigianato testimoniano le possibilità di sopravvivenza degli ecosistemi naturali. 

La bellezza per aiutare a comprendere la realtà 

“Pensando alla fragilità dei semi, ho capito la vulnerabilità della popolazione di api. I miei successivi lavori in vetro, dipinti, disegni e video sono stati realizzati per aiutare a comprendere questa realtàspiega lartista americana.

L’arte ha uno scopo oltre lestetica? Judi Harvest la pensa così” afferma Barbara Rose, storica dellarte statunitense. Vuole che la sua arte non sia solo bella ma che cambi anche il mondo, o almeno la nostra percezione del mondo. La principale tra le sue preoccupazioni è il modo in cui gli umani interagiscono con la natura, sfidando la sopravvivenza della razza umana.

La sua ricerca, prima su come le api sono responsabili dell’impollinazione di piante e fiori e ora come pipistrelli, creature della notte, aiuta noi a vivere e ispira la sua arte. Il suo attuale progetto in vetro di Murano ha quindi un significato ecologico oltre che estetico: usa la bellezza per focalizzare la nostra attenzione sul pericolo di estinzione che affrontano entrambe le specie.