L‘ADI Design Museum di Milano celebra l’architetto Simone Micheli con una mostra che diventa un viaggio nella sua filosofia progettuale. Attraverso immagini video, progetti e prodotti di design

Dal 16 al 30 settembre, presso l’ADI Design Museum di Milano, va in scena “Simone Micheli – Design Vision – 60 years of life!”, una celebrazione dei 60 anni dell’architetto e dei suoi 35 anni di carriera.

Una mirata selezione di 35 prodotti di design, realizzati nell’arco di 35 anni di lavoro, e immagini video dedicate a progetti di architettura e interior accompagnano i visita-tori a scoprire il senso dei progetti di Simone Micheli: tradurre in semplicità la complessità del nostro presente ma anche con una visione anticipatrice delle tendenze future.

“Progettare significa per me immaginare cose, lavorare sul tema della trasformazione della materia, con la volontà di qualificare la vita”, spiega l’architetto. I prodotti e i progetti presentati in seno alla mostra esprimono al tempo stesso rigore, linearità, meraviglia.

Le loro caratterizzazioni compositive e funzionali portano all’attenzione dei visitatori il senso del lusso secondo il progettista: non più associato all’opulenza o a materiali estremamente costosi, ma legato a un nuovo equilibrio tra uomo, spazio e tempo, nonché al ruolo della tecnologia e a un progetto sinestetico.

“Il vero lusso è rappresentato più da vuoti che da pieni”, afferma Micheli, “dalla volontà di riportare l’uomo al centro di tutti i pensieri con la consapevolezza che il paramento più importante è legato alla dimensione del tempo e alla qualificazione della vita attraverso un nuovo tipo di progetto”.

Gli oggetti e i sistemi esposti in mostra raccontano, attraverso le loro diversità materiche, ergonomiche, funzionali, la storia di continuità intellettuale propria di Micheli, insieme ai suoi principi alla base del progettare, che sono gli stessi fin dagli esordi del suo lavoro.

Alla domanda, infatti, su quali siano le opere che ritiene più rappresentative della sua carriera, risponde: “Come un buon padre di famiglia non ha preferenze tra i suoi figli, così io amo tutte le mie creazioni nello stesso modo, tutti i miei progetti rappresentano perfettamente la mia espressività e il mio credo contenutistico: trasformare la complessità del nostro tempo in semplicità”.

La mostra mette in luce le numerose tematiche che Micheli affronta e sviscera nei suoi lavori raggiungendo sempre risultati tanto rigorosi quanto fuori dagli schemi. E se dovesse sintetizzare in due aggettivi il suo modo di progettare? “Eroico”, risponde, “e anticonformista”.

Foto di copertina: Oversea Building, Chioggia (VE). Un edificio che si affaccia sul mare con un profilo totemico. Un frammento di materia che intende trasformarsi in una vera e propria icona connessa alla dimensione dell’ecocompatibilità, un simbolo per il fare architettonico. Ph. Jürgen Eheim