Milano, Capri, Lugano e Roma sono le sedi di sei esposizioni da non perdere nella prossima stagione

L'autunno delle mostre si presenta molto ricco, con esposizioni che spaziano dal design industriale alla fotografia, da riflessioni sul paesaggio a sperimentazioni artistiche sul tema dell’identità e dell’autodeterminazione fino alla moda nella sua accezione più creativa e capace di abbracciare mondi diversi.

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Per il nostro consueto appuntamento su Interni, abbiamo scelto un assaggio presentando sei mostre che permettono di vagare nell’immaginazione, nella storia del costume e in quella delle comunicazioni, nell’architettura e nell’arte, tra l’Italia, l’Asia e l’Europa, per costruire un piccolo caleidoscopio della contemporaneità.

Si comincia con un viaggio nel mondo vintage degli apparecchi radiofonici in una mostra all’ADI Design Museum di Milano, per poi intraprendere un viaggio nel viaggio fotografato da Luigi Ghirri (al MASI di Lugano), quello immaginifico e quasi lisergico di Pierre-Yves Le Duc, che abbina macchie di inchiostro a monumenti della classicità (alla galleria Maja di Roma), fino a quello proposto ad Anacapri dalla nuova edizione del Festival del paesaggio.

Dall’Asia arrivano invece i lavori intorno all’essere in un luogo, al concetto di abitare, di appartenere e di autodeterminarsi in un mondo di forti migrazioni (alla Fondazione Elpis), mentre la Triennale di Milano regala un approfondimento sulla figura di Elio Fiorucci e la sua idea eclettica, pop e super creativa di moda. Eccoci allora all'elenco delle mostre da non perdere quest'autunno. Buona lettura.

Radio Design: l’evoluzione estetica degli apparecchi radiofonici, ADI Design Museum, Milano, dal 5 al 27 settembre (poi alla Fondazione Cirulli di Bologna dal 4 al 31 ottobre)

Qual è il senso del design per la radio? La risposta è in questa mostra, un vero e proprio viaggio nell’evoluzione della tecnologia radiofonica e del design che la accoglie, con oltre cinquanta pezzi provenienti dalla collezione privata di Davide Vercelli, ingegnere, designer e curatore.

Si procede per aree tematiche, incontrando apparecchi in bachelite, le storie di importanti aziende come Braun, Ducati e Brionvega e di grandi progettisti come i fratelli Castiglioni, Zanuso e Sapper, Le Corbusier, Starck, Pantom e Loewy. Quindi ci sono i diversi avanzamenti tecnologici dai transistor alla miniaturizzazione dei prodotti sempre più accessibili a tutti con le plastiche e i tecnopolimeri più moderni.

Si parla anche del ruolo socioculturale della radio, dagli anni 30 del secolo scorso a oggi: da strumento di propaganda e di unità nazionale alla radio modernista scaturita dal concorso lanciato da Gio Ponti, fino alla Space Age degli anni Settanta.

A chi piacerà: ai radio amatori e agli amanti del design industriale
Informazioni utili: ADI Design Museum, piazza Compasso d’Oro 1, Milano, aperto dal lunedì alla domenica in orario 10.30 - 20; Fondazione Cirulli, via Emilia 275, San Lazzaro di Savena, visitabile su appuntamento.

Festival del paesaggio, VIII Edizione: L’animale che dunque sono, Anacapri (Na), dal 7 settembre al 20 ottobre

Tra le mostre da segnalare abbiamo deciso di inserire anche il Festival del Paesaggio - che è molto di più di una semplice esposizione e prende il via il 7 settembre con la sua ottava edizione a Villa San Michele di Anacapri. A celebrare la bellezza del paesaggio che si vede da quel luogo meraviglioso sono Rä Di Martino, Nathalie Djurberg & Hans Berg, Claire Fontaine, Gael Lambie, Jim Lambie, Liliana Moro, Giulia Piscitelli, Marta Roberti, Sissi e Emilio Vavarella che esplorano il senso dell’umano nel tempo presente, sempre più caratterizzato dalla presenza di Intelligenze artificiali.

Il titolo, preso in prestito da un saggio del filosofo francese Jacques Deridda ,tenta di dare una risposta in un percorso scandito da installazioni site-specific, progetti speciali e interventi di arte pubblica, invitando a riflettere sulle interconnessioni e la complessità della relazione tra mondo umano e animale.

A chi piacerà: agli studiosi del paesaggio e agli amanti del contemporaneo.
Informazioni utili: Villa San Michele (in Viale Axel Munthe 34) e il centro storico di Anacapri (Piazza Vittoria, Piazza San Michele, Via Trieste e Trento, Capolinea Autobus A.t.c).

Luigi Ghirri, Viaggi. Fotografie 1970 - 1991, MASI Lugano, dal’8 settembre al 26 gennaio

Una riflessione giocosa, poetica e profonda sul mezzo fotografico. Viene definito appropriatamente così il lavoro di Luigi Ghirri nel comunicato di presentazione della mostra che MASI Lugano dedicata al fotografo emiliano. Che tra gli anni 70 e i primissimi 90 colleziona un corpus importante di fotografie che narrano l’Europa del tempo.

Lo strumento è quello del viaggio, da cui Ghirri è estremamente affascinato sia nella dimensione reale che fantastica, a narrare un mondo con i suoi occhi. Così la mostra si rivela a sua volta un viaggio attraverso 140 stampe originali dell’epoca provenienti dallo CSAC di Parma e dagli Eredi di Luigi Ghirri.

Il percorso espositivo è concepito per consentire al pubblico di stabilire liberamente pause, collegamenti e connessioni tra pensieri e immagini nel tentativo di mettere in pratica l’approccio di Ghirri verso un’opera fotografica: è un viaggio che continua oltre il singolo scatto e richiede il lavoro del critico e l’interpretazione di chi la osserva. Ecco perché, terminata la visita, l’invito è di percorrerla a ritroso, seguendo quelli che Ghirri definiva gli “strani grovigli del vedere”. Sicuramente tra le mostre da non perdere quest'autunno.

A chi piacerà: agli amanti della fotografia, agli appassionati di viaggio
Informazioni utili: MASI - Museo d’Arte dellaSvizzera Italiana (sede LAC), piazza Bernardino Luini 6, Lugano, aperto da martedì a venerdì in orario 11 - 18, giovedì fino alle 20, sabato e domenica dalle 10 alle 18.

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Pierre-Yves Le Duc, Magigonie, Maja Arte Contemporanea, Roma, dal 19 settembre al 9 novembre

Ancora una volta è il viaggio a condurre le esplorazioni artistiche di Pierre-Yves Le Duc, in una sorta di grand tour settecentesco di 22 città italiane oltre alle francesi Parigi e Cannes. Ma questa volta sono “magigonie”, per usare la parola coniata da Le Duc stesso, ovvero immaginazioni che vanno oltre l’inquadratura della foto di un monumento.

Sono nati così i collage di questa collezione, composti da cartoline degli anni tra i 30 e i 50 del secolo scorso accostati a segni d’inchiostro provenienti da un precedente lavoro, Apparati. Per la precisione, sono gli scarti di quel progetto a diventare l’oltre, lo sguardo altro rispetto a quello armonioso della foto ricordo.

Ma corrispondente: la ricerca del segno d’inchiostro amplifica la narrazione e la poetica di quello sguardo. Così Le Duc va oltre la realtà visibile per mostrare la magia artistica, svelandone il carattere astratto nell’illusione fotografica, frontiera tra reale e irreale. Una “magigonia”, appunto.

A chi piacerà: agli amanti di architettura, fotografia e immaginazione.
Informazioni utili: Maja Arte Contemporanea, via di Monserrato 30, Roma. Orari mostre: aperta da martedì a venerdì, in orario 15.30 - 19.30; sabato, in orario 11-13 e 15-19; lunedì chiuso.

YOU ARE HERE. Central Asia, Fondazione Elpis, Milano, dal 24 ottobre al 13 aprile 2025

A due anni di distanza dalla mostra che ha inaugurato Fondazione Elpis a Milano, dedicata all’arte contemporanea nel Sud Est asiatico, arriva questa nuova ricerca espositiva incentrata su quattro paesi dell’Asia Centrale: Kirghizistan, Kazakistan, Tagikistan e Uzbekistan.

27 artisti riflettono sui temi dell’identità, dell’appartenenza, dell’autoidentificazione e dell’autodeterminazione, in relazione ai continui movimenti migratori. Come indica il titolo You Are Here, gli artisti sono stati invitati a ragionare su un tema che riguarda lo spazio fisico, addirittura le indicazioni che si trovano sopra le mappe turistiche rispetto al luogo specifico in cui ci si trova. You Are Here diventa poi metafora della consapevolezza di sé, dell’idea di casa e di identità, così come di appartenenza, riconoscimento e autodeterminazione.

Per l’occasione vanno in scena per la prima volta in Italia le opere di Munara Abdukakharova, Aïda Adilbek, Chyngyz Aidarov, Aika Akhmetova, Vyacheslav Akhunov, Said Atabekov, Medina Bazargali, Azadbek Bekchanov, Bakhyt Bubikanova, Ulan Djaparov, Saodat Ismailova, Anna Ivanova, Kasiet Jolchu, Daria Kim, Jazgul Madazimova, Yerbossyn Meldibekov, Gulnur Mukazhanova, Nurbol Nurakhmet, Rashid Nurekeyev, Qizlar, Marat Raiymkulov, Sonata Raiymkulova, Alexey Rumyantsev, Zhanel Shakhan, Temur Shardemetov, Ester Sheynfeld ed Emil Tilekov.

A chi piacerà: ai curiosi e agli appassionati di arte contemporanea e del mondo asiatico.
Informazioni utili: Fondazione Elpis, via Lamarmora 26, Milano, aperta da giovedì a domenica in orario per la vista delle mostre 12 - 19.

Elio Fiorucci, Triennale, Milano, dal 6 novembre al 16 marzo

La Triennale di Milano ha in cartellone un colorato e variopinto omaggio a Elio Fiorucci nella retrospettiva allestita con la curatela di Judith Clarkcon e il progetto espositivo di Fabio Cherstich. Stilista e imprenditore visionario, Fiorucci ha riscritto i codici della moda e del Made in Italy, ha trasformato l’abbigliamento in un gesto giocoso, divertente e anche dirompente per farne un prodotto capace di imporsi sul mercato internazionale.

Il marchio Fiorucci, con il suo linguaggio ultrapop, ha infatti raccontato e caratterizzato un’epoca, rivoluzionando il costume, la moda e la scena dell’arte contemporanea in Italia.

Tanto che Gillo Dorfles lo ha definito "il Duchamp della moda italiana”. I suoi concept store, a partire dalla prima boutique in Galleria Passarella aperta a Milano nel 1967, proponevano per la prima volta un mix di abbigliamento, dischi, pubblicazioni e oggetti inediti provenienti da tutto il mondo, definendo un orizzonte di pensiero e diventando – per oltre tre decenni – il punto di riferimento per happening e performance di intellettuali e artisti di diversa estrazione. L’esposizione vuole raccontare tutto questo, indagando il contesto culturale esplorato dalla poliedrica attività di Fiorucci tra moda, architettura, design, musica, arte e intrattenimento.

A chi piacerà: a chi crede che moda, arte, architettura design e musica caratterizzino mondi e modi di pensare, senza confini.
Informazioni utili: Triennale, viale Alemagna 6, Milano, aperta tutti i giorni in orario 10.30 - 20