Il secondo atto approfondisce la produzione degli autori Vespasiano Bignami, Riccardo Guasco, Adolf Hohenstein, Leopoldo Metlicovitz, Giuseppe Palanti, Aleardo Villa.
Poi, nel terzo atto, un excursus tra i manifesti di artisti con cui Giacomo Puccini ha avuto rapporti personali e significativi: Duilio Cambellotti, Leonetto Cappiello, Galileo Chini, Plinio Nomellini.
Infine, il quarto atto è dedicato ai manifesti a tema industriale, di aziende con cui Puccini intratteneva rapporti personali o commerciali. Esempi dell’ indole avanguardistica del compositore: dagli pneumatici alle penne, dalle auto ai cappelli con Fiat e Borsalino.
Se Puccini comprò infatti la prima Fiat nel 1901, arrivando ad una collezione di più di dieci esemplari, Borsalino lo scelse nello stesso anno come testimonial per un concorso per la grafica pubblicitaria, il primo bandito da un’azienda.