Nel 1916, nel pieno della Grande Guerra, il gruppo Bloomsbury si rifugia nella casa di campagna di Vanessa Bell e Duncan Grant, a Charleston, nel Sussex. La piccola tenuta con un magnifico giardino è la nuova residenza dei più liberi e rivoluzionari pensatori del tempo. Molti di loro sono artisti “totali”: nessuna arte è esclusa e la casa di Charleston ovviamente diventa un tripudio di arte applicata al quotidiano, alla ricerca di un modo di vivere capace di zittire l’asfissiante mentalità vittoriana.
La casa museo in Sussex e il nuovo spazio Charleston in Lewes
Charleston oggi è una casa museo, con un programma di mostre, festival, rassegne. Niente di nostalgico, semmai un tentativo di rendere vivo lo spirito Bloomsbury e i suoi strumenti di critica creativa.
All’inizio di settembre nella vicina cittadina di Lewes è stato inaugurato uno spazio succursale, Charleston in Lewes, con uno spirito analogo.
Bella la ristrutturazione di un vecchio edificio inglese, bella la dimensione contenuta, coraggiosa l’idea di destinare risorse pubbliche alla sopravvivenza del pensiero Bloomsbury.