Successo di pubblico e visitatori anche per The Italian Stone Theatre - Time in Stone. Filo conduttore degli allestimenti nei padiglioni 11 e 12 è stato il Tempo, componente immateriale che distingue la pietra naturale dai prodotti artificiali. Le opere trattavano temi di design e architettura, arte e sperimentazione universitaria, coinvolgendo anche importanti brand dell’arredo. 5 le mostre visitabili: In Our Time (una riflessione a cura di Raffaello Galiotto e Vincenzo Pavan sull’uso della pietra ai nostri giorni, attraverso una serie di progetti sperimentali inediti, realizzati da importanti designer e prodotti da team di aziende italiane del settore lapideo), Time in Stone. Percorsi d'Arte (curata da Raffaello Galiotto e giunta alla terza edizione, ha indagato il tema dell’utilizzo delle macchine a controllo numerico nella lavorazione artistica della pietra), Brand&Stone 3.0 (un progetto di partnership e sinergia tra due mondi, quello della pietra e quello del design, con il concept di Danilo di Michele e a cura di Giorgio Canale), Tavoli d’Autore (una collezione eterogenea di tavoli ideati per la ristorazione: un desco contemporaneo e attualizzato, riformulato anche in base alle esigenze della realtà pandemica, a cur ADI - Delegazione Veneto Trentino Alto Adige, concept e coordinamento Paolo Criveller, Luca Facchini, Silvia Sandini, Carlo Trevisani); Young Stone Project (a cura di Raffaello Galiotto e Vincenzo Pavan, in collaborazione tra Marmomac e alcune importanti università, accademie d’arte, scuole professionali, istituzioni).