Crumb Gallery è una realtà molto speciale: è gestita solo da donne e ospite artiste donne. No, niente paura, non parla di arte di genere, piuttosto aiuta a sopperire quel gap di genere (questo sì) che anche nel mondo dell’arte si fa sentire: meno mostre per le artiste donne, meno pubblicazioni, quotazioni più basse, meno opportunità di lavoro.
E Crumb ha deciso di aiutarle sul serio: le fa esporre, vende i loro lavori e realizza cataloghi di ogni esposizione. Rory Cappelli, una delle fondatrici insieme a Lea Codognato, Adriana Luperto e Emanuela Mollica, ci racconta brevemente la loro storia: danno vita a Crumb nel 2019 da professioni diverse, ma unite dalla passione per l’arte.
Che decidono di dedicare alle donne, svantaggiate, mai raccontate nella storia dell’arte che continua a riservare loro un ruolo minore. Solo il 25% delle mostre in Italia sono di artiste donne, spiega Cappelli, in un mercato dell’arte al 90 per cento maschile con una sperequazione di quotazioni altissima, proprio perché gli elementi che compongono una quotazione sono le mostre collettive, le personali e le pubblicazioni.
Lucy Jochamowitz, Costruire la casa, Crumb Gallery, via San Gallo 191rosso, Firenze, aperta fino al 9 marzo nei giorni giovedì, venerdì e sabato dalle 16.00 alle 19.00