La mostra Design Oriundi 2020 alla São Paulo Design Week mette in evidenza l'incrocio di etnie e il pluralismo alla base del design brasiliano

Sembra di sentire il rumore delle navi dei migranti che sbarcano nei porti affollati o dei bambini delle comunità straniere che giocano nei quartieri popolari delle metropoli. Corsi e ricorsi della storia che accomunano Paesi di tutto il mondo, dalle Americhe all'Europa. Il racconto dei grandi flussi migratori insegna le origini della nostra cultura contemporanea. Su questo presupposto si basa la mostra Design Oriundi 2020, all'interno della São Paulo Design Week, in presenza nonostante la pandemia.

La mostra, fino al 22 novembre presso By Kamy e Idália Design, è curata da Joice Joppert Leal, membro del consiglio di Aladi (Latin American Association of Design Innovation) e Ad di Objeto Brasil, organizzazione da lei fondata nel 1996, attiva nella promozione del design brasiliano.

Design Oriundi 2020 raccoglie il lavoro di oltre venti rinomati designer brasiliani tra cui Guto Requena, Nao Yuasa, Guilherme Wentz, Pedro Petry, Miúda Furniture e artisti come Feira Rosenbaum e Marco 500. Progettisti che fondano la propria espressione proprio sulla molteplicità delle influenze culturali in cui sono cresciuti. L'obiettivo dell'iniziativa è infatti mostrare le origini del design brasiliano, il cui punto di partenza sono, appunto, i flussi migratori e mettere in rilievo l'influenza di italiani, arabi, giapponesi, portoghesi, spagnoli, ebrei e di altri popoli nella formazione della cultura materiale locale. “Tutti i designer coinvolti”, sottolinea Joppert Leal, “portano il potere dei loro discendenti nel proprio lavoro”.

L'idea di Design Oriundi 2020 nasce da una precedente mostra, curata dalla stessa Joice all'Istituto Europeo di Design di San Paolo, sull'influenza specifica degli immigrati italiani nel design brasiliano. “Dobbiamo continuare questo lavoro per mostrare l'immenso patrimonio sotteso alle capacità dei professionisti brasiliani e l'influenza degli immigrati nel Paese, che hanno così arricchito la nostra cultura. Il design è l'essenza dell'economia creativa e opera a molteplici livelli nella sostenibilità economica, sociale e ambientale. Valorizza prodotti e servizi in modo tangibile e intangibile. E diffonde concetti di cittadinanza e sviluppo, non solo attraverso la generazione di reddito e lavoro, ma anche nella qualità della vita”.