A Casale Monferrato nasce un nuovo Festival della Fotografia. Dal 25 marzo al 12 giugno una rassegna sulla cultura delle immagini che punta su giovani e donne

Uno degli scopi della fotografia è di visualizzare quello che non è visibile in noi, identità in cui non sempre ci si riconosce. Alla sua prima edizione, MonFest, diretto da Mariateresa Cerretelli e promosso dal Comune di Casale Monferrato, sembra raccontare anche questo aspetto della fotografia. Insieme ad ambizioni internazionali, a un forte coinvolgimento del territorio e a un serrato confronto tra le arti, sono questi i tratti distintivi del nuovo Festival in una terra entrata nell'immaginario collettivo grazie a racconti e narrazioni di scrittori (Cesare Pavese, Beppe Fenoglio) e fotografi (Gabriele Basilico).

Le forme del tempo

Il sottotitolo di questa edizione di debutto è Le forme del tempo: “Espressione ispirata da Italo Calvino che definiva le città la forma del tempo. Ma che noi”, racconta la curatrice Mariateresa Cerretelli, “estendiamo ai paesaggi, alle realtà dei ritratti e alle creatività espresse dai fotografi che saranno qui in mostra”.

Largo ai giovani

Quello che colpisce è una scelta particolare di MonFest: puntare su giovani e donne. I ragazzi dell’Istituto Leardi di Casale hanno progettato il logo del Festival, i giovani studenti degli istituti superiori casalesi saranno i protagonisti delle visite guidate e dei servizi di accoglienza, gli stessi studenti hanno realizzato i ritratti fotografici dei titolari dei negozi e di altre attività della città. Le immagini affolleranno le vetrine delle attività commerciali, in una originale mostra diffusa che si articola in città. Il coinvolgimento della città e degli appassionati di fotografia è percepibile dagli oltre 90 partecipanti al concorso Da Casale al Po alle colline monferrine e le 30 immagini selezionate da una giuria di esperti saranno premiare con un’esposizione e un video artistico al Castello.

Un festival al femminile

Ma MonFest sarà anche un Festival al femminile. Mariateresa Cerretelli ha scelto come curatrici per alcune mostre di maggior rilievo: Giovanna Calvenzi, Renata Ferri, Elena Ceratti, Daria Carmi e Benedetta Donato. Valentina Vannicola sarà una delle autorevoli autrici, presente con il suo progetto Living Layers. Le signore del Soroptimist hanno deciso di sostenere il progetto dei giovani del Leardi e un secondo progetto rivolto alle donne fotografe, invitate a raccontare Storie di Donne, scelto da un parterre di esperte di fotografia di primo piano.

Un progetto ambizioso

“Con questo progetto”, sottolineano il vicesindaco Emanuele Capra e l’assessore Gigliola Fracchia, “Casale Monferrato vuole portare a livello nazionale la grande fotografia. Partendo da Francesco Negri, padre di alcune delle più innovative tecniche fotografiche moderne, si vuole arrivare, attraverso importanti nomi della fotografia mondiale, al coinvolgimento diretto delle nuove generazioni. Un progetto ambizioso, che il territorio del Monferrato Unesco saprà valorizzare al meglio”.

Le grandi mostre

Tra le grandi mostre, Monferrato terra senza confini, omaggio al territorio con immagini, quasi tutte inedite, di Gabriele Basilico; Vittore Fossati proporrà Il Tanaro a Masio; da Piemonte a Pompei immagini di Claudio Sabatino; Living Layers, lavoro di Valentina Vannicola, rilegge uno specifico territorio di Roma; il mondo di Silvio Canini offrirà uno spaccato della fervida attività creativa dell'artista romagnolo. E ancora, Mare di silenzio, poetica e insolita visione delle spiagge del litorale in pieno inverno; Raoul Iacometti, con #homeTOhome, racconta i ballerini di tutto il mondo ritratti con il cellulare nelle loro case in posizioni plastiche durante il lockdown. Non manca l'Omaggio a Francesco Negri, avvocato, sindaco di Casale Monferrato dal 1881 al 1888, noto per la sua attività di fotografo e sperimentatore nel campo della microfotografia che fotografò, tra gli altri, il bacillo della tubercolosi.

Le mostre resteranno visitabili oltre le giornate del Festival per un periodo di tre mesi, accompagnate da workshop, letture portfolio, talk e molte altre attività.