Oltre 50 mila presenze da 140 Paesi: la 58a edizione di Marmomac conferma il ruolo guida per il settore lapideo a livello globale. Tra business e cultura del progetto

Attrarre espositori e visitatori da Paesi di tutto il mondo, favorendo lo scambio culturale e commerciale; sapersi adattare a esigenze di mercati diversi tra loro per tradizioni e storia; offrire spazi espositivi, talk, mostre e attività di networking che rispondano alle aspettative di un pubblico globale: oggi, l'internazionalità del format di una fiera è cruciale per il successo della manifestazione. Inoltre, la presenza di visitatori ed espositori di diverse nazionalità arricchisce l'esperienza, creando opportunità di collaborazione e innovazione in un ambiente dinamico e stimolante nel quale le idee possono fluire liberamente tra culture differenti. Una filosofia sposata da sempre da Marmomac, che a settembre scorso ha festeggiato la 58a edizione.

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Modello di internazionalità

“Questa edizione”, sottolinea Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, “attesta il ruolo leader di Marmomac come modello di internazionalità e innovazione, come ha sottolineato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, durante la cerimonia di apertura. Un successo frutto di una forte collaborazione con Confindustria Marmomacchine, Agenzia ICE, i ministeri di Maeci e Mimit, le associazioni di categoria e le istituzioni del territorio”.

La Top 5 dei buyer stranieri

La rassegna, a livello di presenze di operatori esteri, ha costituito una cartina di tornasole dell’andamento dei principali mercati di destinazione della produzione tecno-lapidea made in Italy. Nella Top 5 delle presenze dei buyer a Marmomac 2024: Germania, Spagna, USA, Francia, India. “Marmomac è il riferimento assoluto per l’intera industria mondiale della pietra naturale” spiega l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese, “e come tale riflette i cambiamenti economici e le tensioni geopolitiche. La conferma arriva dalla composizione della Top 5 dei buyer esteri: in ordine, Germania, Spagna, USA, Francia e India. Rispetto al 2023, abbiamo riscontrato una contrazione da Germania e Francia, un consolidamento per Spagna e Stati Uniti e un incremento del 10% dall’India. Da segnalare, poi, l’exploit del Regno Unito, a doppia cifra con +20 per cento”.

Due iniziative importanti

L’internazionalità del format è stata rafforzata da due iniziative presentate nel corso della manifestazione. “A Marmomac abbiamo firmato il rinnovo fino al 2029 dell’accordo quadro tra Veronafiere e Confindustria Marmomacchine per la promozione congiunta all’estero del sistema-marmo made in Italy”, dichiara Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere. “A questo si aggiunge il lancio di Marmomac Brazil, nuova piattaforma fieristica che debutterà a San Paolo nel 2025 per consolidare il nostro posizionamento nel continente americano. Due azioni che si inseriscono in una visione di lungo termine per incrementare la presenza delle imprese italiane ed estere nei mercati strategici”.

Mostre, convegni e workshop: la cultura del progetto al centro

Oltre alla centralità per il business, Marmomac anche quest’anno ha rappresentato un importante momento di confronto e formazione sulla cultura e sui nuovi linguaggi legati al materiale litico, attraverso mostre e oltre 40 convegni e workshop del The Plus Theatre e di A matter of stone, per finire con i corsi per architetti della Marmomac Academy. L’edizione 2024, inoltre, ha visto una valorizzazione dell’imprenditoria femminile nel settore lapideo grazie al premio dell’associazione nazionale Le Donne del Marmo e al riconoscimento dei I Mastri della pietra, conferito per la prima volta a quattro donne.

La prossima edizione di Marmomac è in programma dal 23 al 26 settembre 2025.

Foto: Veronafiere-EnneviFoto - Greta Bellucci Fotografa (A Matter of Stone)