Il libro “Il genio ribelle Luigi Illica una vita da Bohème” a cura di Giangiacomo Schiavi verrà presentato in anteprima sabato 8 luglio a Castell’Arquato

Sabato 8 luglio 2023, nel contesto del Festival Illica, si terrà alle ore 18.00, a Castell’Arquato presso i giardini di Palazzo Vigevani Gravaghi, la presentazione in anteprima del libro “IL GENIO RIBELLE. Luigi Illica una vita da Bohème”, a cura di Giangiacomo Schiavi, editorialista del Corriere della Sera.

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“Il giornalismo scapigliato di Luigi Illica è al centro dell’originale volume che valorizza il ruolo del grande librettista di Puccini (tra i capolavori musicali Bohème, Tosca e Madama Butterfly), Mascagni e Giordano nell’editoria italiana di fine Ottocento. Siamo riusciti nell’intento di realizzare una ricerca all’interno del Master in giornalismo dell’Università IULM di Milano in collaborazione con il Rettore Gianni Canova, e Giangiacomo Schiavi, che ha l’obiettivo di approfondire e far conoscere a livello internazionale la poliedrica figura di Luigi Illica”, dichiara Gilda Bojardi, Assessore alla Cultura e Turismo di Castell’Arquato.

Il giornale di Luigi Illica

Intrecciando biografia, indole e carriera, Giangiacomo Schiavi porta alla luce – con documenti e testimonianze anche inedite – il carattere innovativo ed attuale del giornalismo di Luigi Illica, le sue numerose battaglie sociali contro lo sfruttamento delle donne, le case chiuse e il capitalismo dell’Italia di fine secolo, e approfondisce il sodalizio con Giuseppe Giacosa.

Illica e Giacosa, personalità opposte ma entrambe rivoluzionarie e lungimiranti, sono un modello per la loro epoca, “destinato a fare scuola fino alle coppie moderne, Mogol-Battisti per la musica e Fruttero e Lucentini per la scrittura”, scrive Canova.

Una vita da Bohème

Illica ha 22 anni quando si trasferisce a Milano, città che nel 1879 è agli albori del progresso: le prime vetrine illuminate in Galleria Vittorio Emanuele, le prime carrozze e i primi strilloni, in un clima di grande fermento intellettuale e sociale. “Scapigliato a sua insaputa Illica lo era fin da piccolo, [...] denominato ‘Il Bizzarro’, in Comune di Castell’Arquato” – racconta Schiavi.

Dopo l’apprendistato giornalistico milanese al Corriere della Sera, allora diretto da Eugenio Torelli Viollier, Illica si trasferisce a Bologna: lì, mosso da idee di lotta contro l’ipocrisia della politica e l’egemonia culturale della Chiesa, nel 1881 fonda con Luigi Lodi e l’avvocato Barbani Brodano il quotidiano Don Chisciotte, che ha in Giosuè Carducci la sua punta di diamante.

Schiavi disamina e ripercorre gli anni del Don Chisciotte, definendolo un giornale “glocal, globale e locale insieme.”: è in questa sintesi di storia e società, stile e linguaggio, ideali e creatività che la storia giornalistica dell’arquatese ci aiuta a riflettere sul giornalismo di oggi.

Quando nel 1882 Illica torna a Milano, lavora con Paolo Valera e altri giornalisti nell’inchiesta intitolata “Il ventre di Milano”, atto d’accusa contro il progresso che dimentica l’umanità, e con Giacosa collabora a La Lettura (L’Inserto culturale del Corriere della Sera, nato nel 1901 per volere del direttore Luigi Albertini, sospeso con la Seconda guerra mondiale e reinventato nel 2013), che Giacosa dirige dal 1901 al 1906.

L’eredità teatrale

“Il Piccolo Teatro di Grassi e Strehler riteneva suo dovere istituzionale riandare periodicamente alle radici della storia culturale della Città e ai suoi autori teatrali più significativi: Bertolazzi alla fine degli Anni ’50, Illica e Carlo Maria Maggi, il capostipite, negli Anni ’60, ai quali va aggiunto il recital di poesie ‘A Milano con Carlo Porta’ a cura di Dante Isella interpretate da Franco Parenti.”, racconta Carlo Fontana, Presidente Impresa Cultura Italia, già Sovrintendente Teatro alla Scala.

La pubblicazione

La pubblicazione è promossa dal Comune di Castell’Arquato e dalla Fondazione Donatella Ronconi ed Enrica Prati e raccoglie i risultati della ricerca condotta dall’Autore Schiavi e dagli studenti dell’Università IULM Leonardo Rossetti e Gabriella Siciliano, presso gli archivi del Corriere della Sera, la Biblioteca Archiginnasio di Bologna, la Biblioteca Passerini Landi di Piacenza, l’Archivio Storico Ricordi, la Civica Raccolta delle Stampe Bertarelli, la Biblioteca Sormani e il Teatro alla Scala, di Milano.

“Una figura poliedrica ed eclettica come quella di Luigi Illica, capace di coniugare l’attività di giornalista e di attivista politico con quella di drammaturgo e di autore di libretti per il teatro d’opera, è oggi di straordinaria attualità. Se non altro perché ci ricorda che l’ibridazione dei saperi, la transdisciplinarità e la capacità di mettere in relazione linguaggi differenti.” – spiega Canova.

Un incontro-dibattito

Sabato 8 luglio, durante l’incontro-dibattito l’autore Giangiacomo Schiavi dialogherà con Gianni Canova, Carlo Fontana e Massimo Baucia, Conservatore del Fondo Antico della Biblioteca Passerini-Landi, che hanno fornito preziosi contributi al testo, sul talento straordinario di Luigi Illica, anticipatore dei tempi moderni.