Luca Staccioli, quale il focus della mostra?
“La mostra si concentra sul dialogo che si instaura tra la materialità e il concetto. Lavoro su diversi livelli, giocando con materie differenti infantili e molto artigianali: questo vuole essere un veicolo politico per mettere in discussione l’assenza di libertà creativa e la difficoltà sempre maggiore che l’individuo incontra nel costruirsi un punto di vista personale.”
E quale l'attegiamento “critico” di fondo?
“Siamo disincentivati da un mondo del lavoro sempre più concentrato sulla performance e sull’esecuzione di compiti. Attraverso la rielaborazione di icone, loghi, oggetti quotidiani in chiave giocosa, cerco di criticare l’omologazione che si subisce in ogni aspetto delle nostre giornate.”
Matthew Noble, perchè la scelta di un'artista come Luca Staccioli e delle sue opere?
“Ho deciso di lavorare con Luca ed esporre il suo lavoro in una mostra personale poiché stimo l’artista e rispetto la persona. Dopo due anni di conoscenza e di attenzione al suo lavoro, ho trovato la sua ricerca attuale molto fresca, molto originale e molto importante poiché rappresenta tematiche che interessano tutti noi.”
Cosa la colpisce maggiormente dell'opera di Staccioli?
“Il suo sguardo giocoso che nasconde tematiche politiche molto profonde, riuscendo a veicolare estetiche personali e alternative rispetto a quello che siamo abituati a vedere normalmente.”
In apertura, foto di Michela Pedranti