Lo showroom milanese di Del Tongo espone un’inedita e curiosa mostra dedicata alle scatolette alimentari sigillate.

 

Le scatolette di latta, oggetti presenti nella vita quotidiana, hanno una storia lunga più di 200 anni.

Il primo a metterle a punto fu un inglese, Pierre Durand, che nel 1810 ottenne dal re Giorgio III d’Inghilterra il brevetto per la conservazione di cibi “in vetro, ceramica, alluminio e altri metalli”.

Il brevetto di Durand era basato sui 15 anni di sperimentazioni del francese Nicolas Appert, che sviluppò l’idea di conservare il cibo in bottiglie.

 

La grande famiglia delle scatole di latta è divisa in due ampie categorie.

Quelle “povere”, di sardine, tonno, salse, pelati, carne, essendo sigillate per svolgere la loro funzione devono essere aperte e distrutte, e quelle “aristocratiche”, scatole con il coperchio, che contengono cibi meno deperibili (biscotti, caramelle, cioccolato), che una volta vuotate mantengono intatte le proprie caratteristiche, acquistando vita propria.

Il fiorente collezionismo riguarda quest’ultimo tipo di scatole, che hanno espresso il loro massimo splendore tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento, e che spesso furono addirittura firmate dalle griffe della pubblicità dell’epoca.