Un fotografo non dovrebbe uscire in strada per fare delle foto, ma fare delle foto perchè esce per strada. La differenza tra i due atteggiamenti è sottile e profonda nello stesso tempo. Esplorare la città, girovagare per le strade, osservarne vita, scorci, persone, animali, architetture in modo nuovo, in luoghi familiari o meno familiari, catturando il “momento decisivo” con la fotocamera e raccontando storie: “Se avevo bisogno di una foto o di una nuova storia, mi precipitavo al mercato di Makola, dove la gente si comporta in modo più simile a se stessa. Questo mi piaceva di più della fotografia in studio. Usavo una piccola macchina fotografica. Era ottimo per trovare storie” racconta James Barnor. Nato ad Accra in Ghana nel 1929, oggi vive e lavora a Londra, e nella carriera, che abbraccia sei decenni e due continenti, è stato testimone dei cambiamenti sociali e politici del suo tempo. Muovendosi tra luoghi, culture e generi diversi (dal fotogiornalismo ai ritratti in studio, alla fotografia documentaria, a quella di moda e lifestyle) si è sempre distinto per il suo sguardo moderno e il suo approccio pionieristico.