Diversità, squilibrio, incertezza sono i nuovi paradigmi del design: il numero di dicembre racconta come la cultura del progetto debba confrontarsi oggi con nuove e scomode tematiche che nulla hanno a che fare con gli ideali di progresso assunti in passato

È un’idea di bellezza che esce dai canoni tradizionali, quella di cui parliamo in questo numero di Interni. Un’idea che abbraccia il principio del non finito, dell’imperfezione, dell’obsolescenza e che quindi contraddice le logiche classiche dell’estetica industriale, progettata per essere riproducibile, sempre perfetta e uguale a se stessa. Ne aveva già parlato Gaetano Pesce, che alla fine degli anni 60 usò i termini “malfatto” e “serie diversificata” per indicare un metodo che diventò distintivo della sua pratica progettuale.

Graphic Motion: Daniele Basilico

Nuovi paradigmi

Oggi il suo lascito teorico costituisce un riferimento per i designer intenzionati a fare dello scarto e dell’imperfetto la loro materia d’invenzione. La cultura del progetto deve infatti confrontarsi con nuove e scomode tematiche che nulla hanno a che fare con gli ideali di progresso assunti in passato: diversità, squilibrio, incertezza sono i nuovi paradigmi di una disciplina in continuo divenire. Non è un caso che il titolo della XXIV Esposizione Internazionale, in programma alla Triennale di Milano da maggio a novembre 2025, sia “Inequalities”.

Accogliere diversità e limiti

Ce ne parlano Nic Palmarini, direttore del progetto City of Longevity, e Telmo Pievani, filosofo evoluzionista. Entrambi coinvolti nell’esposizione, ci presentano il loro punto di vista sulla necessità di accogliere le diversità e i limiti per progettare al meglio la società del futuro. Stiamo vivendo un passaggio epocale e il design ci può aiutare ad affrontarlo al meglio: per esempio, assumendo la riparazione e la longevità degli oggetti quale strategia di sostenibilità. Lo dimostrano gli arredi in rassegna, pensati per essere aggiustati e assecondare il passare del tempo, che diventa un valore aggiunto del progetto.