Come l'architettura, anche il design ha il potere di raccontare storie, creare relazioni inaspettate, unire luoghi e tempi diversi tra loro. Lo dimostra Patricia Urquiola con la collezione di porcellane nate dal dialogo con gli allievi dell’Istituto Caselli di Capodimonte: un esperimento che mischia artigianato e design e aggiorna lo standard di una manifattura secolare. Ma succede anche che una mostra, come quella presentata di recente dalla Triennale di Milano, metta in luce un aspetto poco conosciuto di un protagonista come Carlo Mollino, non solo estro e sregolatezza, ma anche progettista attento alla funzionalità e all'ingegneria artigiana delle sue creazioni.