Expo 2020 Dubai: è uscito Interni dicembre con un ricco report dalla Esposizione Universale. Allegata, la strenna natalizia per i nostri lettori: Italian Design Factories 2021, il secondo volume dedicato alle factories italiane

Un numero quasi monografico dedicato alla lettura di Expo 2020 Dubai, la prima Esposizione Universale (dai tempi di Londra 1851) ospitata in un Emirato Arabo del Medio Oriente. A Dubai, la città cresciuta nel deserto con e oltre il petrolio, nel perimetro di un’area di 438 ettari della zona sud-ovest, poco distante dal nuovo aeroporto Al Maktoum, dal 1° ottobre scorso e fino al 31 marzo 2022 si parla infatti di Connecting Minds, Creating the Future (Collegare le Menti, per Creare il Futuro). È il titolo molto stimolante di un’edizione che riflette su tematiche - Sostenibilità, Mobilità, Opportunità - ascrivibili a un’idea di progresso in grado di contribuire alle sfide mondiali condivise secondo gli obiettivi di sviluppo dell’Agenda Onu 2030.

Il numero di Interni di dicembre 2021 è in edicola

Il numero si focalizza sull’analisi di 14 Padiglioni nazionali - Angola, Austria, Emirati Arabi Uniti, Finlandia, Germania, Kuwait, Israele, Italia, Regno Unito, Russia, Santa Sede-Città del Vaticano, Singapore, Spagna, Svezia - scelti tra i 192 Paesi partecipanti e accolti nei tre distretti tematici di Expo 2020 Dubai già citati, ai quali sono dedicati altrettanti Padiglioni epicentro della riflessione.

Un focus speciale è poi riservato al Padiglione Italia, che declina il titolo generale della manifestazione con il claim La Bellezza unisce le Persone, traducendo in un’architettura circolare e sostenibile l’idea del laboratorio di un sistema Paese tra ricerca, innovazione e incontro di Naturale e Artificiale, materiali sperimentali e tecnologie avanzate. Il risultato corale di un processo di cooperazione e interconnessione culturale aperto al dialogo e al futuro.

In uscita a dicembre come strenna natalizia per i nostri lettori, e allegato al numero di Interni, Italian Design Factories 2021 (con uno splendido reportage fotografico firmato da Gianluca Vassallo), il secondo volume dedicato alle factories italiane dopo la prima edizione del 2019, una pubblicazione che racconta al mondo il saper fare italiano e la sua capacità di rinnovarsi costantemente. È nelle fabbriche, infatti, che si incontrano e interagiscono le competenze di tutti gli attori del sistema design. Ed è nelle fabbriche, intese come luogo di produzione sia tecnica sia culturale, che avviene quella magia per cui un’idea prende forma e si trasforma in un oggetto capace di emozionare. Il nostro focus si concentra su tutte quelle realtà in cui si rinnova la tradizione artigianale italiana, capace oggi di integrarsi con i processi industriali più evoluti - sempre più rispettosi dell’ambiente - e di cogliere le possibilità offerte dalle tecnologie digitali.

Protagonisti sono i luoghi del saper fare che, grazie alle intuizioni e all’opera di imprenditori geniali, capaci e coraggiosi, si sono nel tempo trasformati da piccole botteghe artigiane in solide imprese industriali e in veri e propri laboratori di ricerca e innovazione. Obiettivo è tracciare una mappatura delle fabbriche del design italiano, scattare una fotografia delle tante e diverse realtà. Sono 58 le aziende presentate in questa seconda edizione: ognuna si racconta attraverso le proprie specificità distintive legate a storia, architettura, know how tecnologico, contenuti artigianali e di ricerca nell’ambito dell’arredo, dei complementi, dei rivestimenti e dei materiali. Una pubblicazione che ha l’ambizione di essere il Who is Who del made in Italy, un prezioso strumento di informazione per gli operatori italiani ed internazionali che vogliono essere documentati sulla migliore industria manifatturiera del nostro paese. Il volume sarà presentato a Dubai e Miami nel corso dell’anno e ci accompagnerà negli appuntamenti italiani e internazionali di Colonia, Parigi, Milano, New York, Londra, Valencia, Shanghai, e ancora Miami, nel 2022.

Motion Design: Daniele Basilico