Gianfranco Morini detto Il Moro, scultore e ceramista, provocatorio e paradossale, esagerato e contraddittorio, geniale e volgare, ha coronato un sogno: quello di trasformare la sua casa-laboratorio, situata nella campagna faentina, in un Giardino dell’Arte

Lo ha chiamato Der Kunst Garten, in tedesco, a rimarcare la vocazione internazionale che il giardino dovrà avere; spazio privato ma non privatistico, un giardino, un prato e una casa senza cancelli o barriere, dove chiunque può andare, fermarsi, fare due chiacchiere col padrone di casa, e guardare le opere degli artisti che a turno verranno invitati. 

Dal 9 luglio è esposta una mostra di 5 artisti: Alessandra Bonoli, Dario Brugioni, Alfonso Leoni, Antonella Ravagli, Bottega Vignoli che hanno allestito le loro opere nel giardino.

Una collettiva di artisti faentini (ad eccezione del modenese Dario Brugioni) che in prevalenza, come il Moro, utilizzano la ceramica, ma si confrontano anche con altri materiali.