In occasione della XXI Triennale di Milano, ADI Lombardia ha lanciato un progetto che ha coinvolto tutti gli abitanti della città.

Il design che non c’è chiedeva di segnalare la situazioni di disagio, malessere, bruttezza, cattiva funzionalità che ogni cittadino sperimenta quotidianamente nei suoi percorsi urbani.

Oggi una mostra presenta le soluzioni suggerite dai designer.

 

I temi giudicati più urgenti, raccolti in tre macroaree che riguardano la Segnaletica, le Microarchitetture e il Vivere la città (area a sua volta suddivisa in: Problematiche, Opportunità e Facilitazioni), sono stati proposti a designer e studenti.

 

Hanno risposto all’invito i designer Makio Hasuike, Ugo La Pietra, Alberto Meda e Patrizia Pozzi (con Duilio Forte e Angelo Jelmini), che con le loro tavole propongono alcune soluzioni dedicate alle sedute, alle recinzioni temporanee, agli spazi di autoespressione, accompagnati da un’installazione suggestiva nello spazio biglietteria della Triennale.

Accanto a questi progetti gli studenti del Politecnico di Milano e dello IED Istituto Europeo di Design di Milano propongono un ampio  ventaglio di soluzioni per rendere più funzionale la città.

 

 

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Abitare la città, un progetto di Ugo La Pietra: una seduta per mamme e bambini
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Spazi di autoespressione / Lifes tree, un progetto di Patrizia Pozzi e installazione di Duilio Forte
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Un progetto degli studenti del Politecnico di Milano, che con lo IED ha contribuito all’iniziativa