Il “Made in Japan” è sempre più identificato con l’idea di un Design caratterizzato da innovazione e ricerca tecnologica, in linea con l’attuale ricerca del Design Italiano.
Ne è anche testimone la presenza di progetti di Architetti italiani in Giappone - come Renzo Piano, Aldo Rossi e Mario Bellini, Michele De Lucchi, Piero Lissoni, Antonio Citterio, Archea, Sergio Calatroni etc - così come in Italia le architetture di Architetti Giapponesi da Tadao Ando, Toyo Ito, Arata Isozaki, Kengo Kuma, SANAA (Kazujo Sejima), Kenzo Tange etc. o i prodotti di designer giapponesi come Toshiyuki Kita, Tokujin Yoshioka, Naoto Fukasawa, Shigeru Uchida, Yoshimi Tanaki, Setsu e Shinobu Ito, Toshiko Mori, Mist-o, Nendo etc. per le imprese italiane.
Anche le Università di Milano – es. il Politecnico e le scuole di Design (IED, Istituto Marangoni, Naba) vedono la presenza numerosa di Studenti Giapponesi.
È sicuramente una scelta dettata da una grande attrazione per la cultura e per lo stile di vita italiano.
Numerosi designer giapponesi hanno trovato casa e terreno fertile per la loro creatività in Italia, in particolare a Milano.