Dal 15 al 17 gennaio Francoforte accoglie 2.900 espositori internazionali. In scena le novità progettuali, le tecnologie e i trend focus curati per la prima volta da Alcova

L’obiettivo primo di una fiera è mostrare, rendere accessibili migliaia di prodotti. Heimtextil lo fa da anni, ma la prossima edizione di Gennaio 2025 promette di essere un vero e proprio palcoscenico, un alfabeto leggibile (e godibile) di prodotti tessili per l’arredamento, dai rivestimenti alle tende, dai wallcovering ai filati tecnologici e naturali, dal contract all’arredamento per la casa.

Il progetto e le tendenze

Gli highlights della fiera, la prima nel suo settore per importanza e peso strategico e culturale, riguardano da vicino il progetto e le tendenze. Per la prima volta sarà Alcova, con Valentina Ciuffi e Joseph Grima, a occuparsi della cura della selezione degli Heeimtextil Trend 25/26. E la designer Patricia Urquiola metterà in scena il tessuto contemporaneo nell’installazione “Among us”, un progetto immersivo e sostenibile sul tema textile&hospitality.

Target specifici e importanti sinergie

“Nonostante la difficile situazione di mercato, Heimtextil è una piattaforma solida e affidabile per il settore globale e offre ai rivenditori, all'industria e al contract business soluzioni per un successo aziendale sostenibile. Per il 2025, espandiamo la nostra gamma di prodotti per gruppi target specifici, creiamo importanti sinergie e non vediamo l'ora di accogliere numerosi nuovi espositori e ritorni. Heimtextil 2025 rende il design d'interni tessile più visibile che mai”, conferma Olaf Schmidt, Vice President Textiles&Textile Technologies.

Il tessile come drive di ricerca

La partnership con Alcova copre una delle parti fondamentali di Heimtextil: i trend. Il lavoro di Valentina Ciuffi e Joseph Grima, fondatori della piattaforma milanese dedita all'organizzazione di uno degli eventi FuoriSalone più seguiti della Milano Design Week, parte da una prospettiva culturale. Il tessile come drive di ricerca, sperimentazione e innovazione tecnologica. Ma anche come patrimonio storico e artigianale capace di porre le basi per unire presente e futuro, innovazione e sostenibilità.

Future Continuos

Il risultato è Future Continuos, l’esposizione del lavoro e delle riflessioni di sei professionisti internazionali. Ci saranno le designer Eugenia Morpurgo e Ilse Crawford, la Innovation Manager di Salewa Christine Landstätter, la curatrice Jennifer Jefferis, Simone van der Burg e Lucas Evers, group leaders di WAAG Future Lab e Dirk Vantyghem, direttore generale di Euratex.

Connected by textiles

Le loro parole, raccolte in una serie di interviste, costruiscono un ritratto dell’industria tessile che abbraccia passato e futuro. Non si parla più solo di sostenibilità, ma di rigenerazione, circolarità, trasparenza e di eredità culturale. Tessere e filare sono tra le prime attività “tecnologiche” messe a punto dall’uomo, le basi per la cultura matematica e architettonica. Per millenni sono state veicolo di racconto del patrimonio culturale, forma di scambio e comunicazione tra i popoli e le persone e le loro radici. In questo contesto l’industria tessile approfitta di un’eredità che è motore per il futuro. Questa è la convinzione di Heimtextil 2025. Che infatti ha scelto come pay off “Connected by textiles”. Sarà un’edizione da non perdere ed è possibile acquistare i biglietti on line cliccando qui.