gallery gallery
gallery gallery
[gallery ids="15626,15627"]La seconda edizione di Greenhouse Talk, evento promosso dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma e dedicato alla riflessione sui temi legati allo sviluppo dell’architettura in un confronto internazionale, si svolgerà a Venezia nelle mattinate dei prossimi 5 e 6 giugno, durante la vernice della 14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Le conversazioni di quest’anno, ospitate nelle sale dell’Hotel Monaco & Grand Canal, sono curate da Hans Ibelings, critico e storico dell’architettura, direttore di The Architecture Observer. Sono rivolte al tema della professione, alla luce dei cambiamenti che coinvolgono sia la cultura progettuale sia il mercato, e all’indagine del destino della rappresentazione dell’architettura, letto soprattutto in funzione dell’evoluzione del confronto culturale, geopolitico, economico che coinvolge l’ambito internazionale di questi anni. L’incontro del 5 giugno, dal titolo Fundamentals #1. What will be the future of the architectural profession?, indaga i possibili sviluppi futuri della professione architettonica, in questo momento imbrigliata nella crisi del mercato, oltre a essere al centro di un fenomeno che vede le diverse discipline legate alla progettualità incrociarsi, sovrapporsi, lambire l’una i confini dell’altra. La mattina del 6 giugno altre riflessioni introducono il tema della seconda conversazione dal titolo Fundamentals #2. Representation of architecture. Negli ultimi decenni, ma già all’inizio del secolo scorso, la pratica di esporre, di raccontare, di rappresentare progetti di architettura è cresciuta. E con essa la costruzione di luoghi deputati ad accogliere non solo progetti, ma anche frammenti di architettura. Musei, centri di architettura, istituti, biennali sono proliferati negli ultimi quaranta anni soprattutto in Europa e nel Nord America.
gallery gallery
[gallery ids="15626,15627"]La seconda edizione di Greenhouse Talk, evento promosso dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma e dedicato alla riflessione sui temi legati allo sviluppo dell’architettura in un confronto internazionale, si svolgerà a Venezia nelle mattinate dei prossimi 5 e 6 giugno, durante la vernice della 14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Le conversazioni di quest’anno, ospitate nelle sale dell’Hotel Monaco & Grand Canal, sono curate da Hans Ibelings, critico e storico dell’architettura, direttore di The Architecture Observer. Sono rivolte al tema della professione, alla luce dei cambiamenti che coinvolgono sia la cultura progettuale sia il mercato, e all’indagine del destino della rappresentazione dell’architettura, letto soprattutto in funzione dell’evoluzione del confronto culturale, geopolitico, economico che coinvolge l’ambito internazionale di questi anni. L’incontro del 5 giugno, dal titolo Fundamentals #1. What will be the future of the architectural profession?, indaga i possibili sviluppi futuri della professione architettonica, in questo momento imbrigliata nella crisi del mercato, oltre a essere al centro di un fenomeno che vede le diverse discipline legate alla progettualità incrociarsi, sovrapporsi, lambire l’una i confini dell’altra. La mattina del 6 giugno altre riflessioni introducono il tema della seconda conversazione dal titolo Fundamentals #2. Representation of architecture. Negli ultimi decenni, ma già all’inizio del secolo scorso, la pratica di esporre, di raccontare, di rappresentare progetti di architettura è cresciuta. E con essa la costruzione di luoghi deputati ad accogliere non solo progetti, ma anche frammenti di architettura. Musei, centri di architettura, istituti, biennali sono proliferati negli ultimi quaranta anni soprattutto in Europa e nel Nord America.
La seconda edizione di Greenhouse Talk, evento promosso dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma e dedicato alla riflessione sui temi legati allo sviluppo dell’architettura in un confronto internazionale, si svolgerà a Venezia nelle mattinate dei prossimi 5 e 6 giugno, durante la vernice della 14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Le conversazioni di quest’anno, ospitate nelle sale dell’Hotel Monaco & Grand Canal, sono curate da Hans Ibelings, critico e storico dell’architettura, direttore di The Architecture Observer. Sono rivolte al tema della professione, alla luce dei cambiamenti che coinvolgono sia la cultura progettuale sia il mercato, e all’indagine del destino della rappresentazione dell’architettura, letto soprattutto in funzione dell’evoluzione del confronto culturale, geopolitico, economico che coinvolge l’ambito internazionale di questi anni. L’incontro del 5 giugno, dal titolo Fundamentals #1. What will be the future of the architectural profession?, indaga i possibili sviluppi futuri della professione architettonica, in questo momento imbrigliata nella crisi del mercato, oltre a essere al centro di un fenomeno che vede le diverse discipline legate alla progettualità incrociarsi, sovrapporsi, lambire l’una i confini dell’altra. La mattina del 6 giugno altre riflessioni introducono il tema della seconda conversazione dal titolo Fundamentals #2. Representation of architecture. Negli ultimi decenni, ma già all’inizio del secolo scorso, la pratica di esporre, di raccontare, di rappresentare progetti di architettura è cresciuta. E con essa la costruzione di luoghi deputati ad accogliere non solo progetti, ma anche frammenti di architettura. Musei, centri di architettura, istituti, biennali sono proliferati negli ultimi quaranta anni soprattutto in Europa e nel Nord America.
gallery gallery
gallery gallery
[gallery ids="15626,15627"]La seconda edizione di Greenhouse Talk, evento promosso dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma e dedicato alla riflessione sui temi legati allo sviluppo dell’architettura in un confronto internazionale, si svolgerà a Venezia nelle mattinate dei prossimi 5 e 6 giugno, durante la vernice della 14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Le conversazioni di quest’anno, ospitate nelle sale dell’Hotel Monaco & Grand Canal, sono curate da Hans Ibelings, critico e storico dell’architettura, direttore di The Architecture Observer. Sono rivolte al tema della professione, alla luce dei cambiamenti che coinvolgono sia la cultura progettuale sia il mercato, e all’indagine del destino della rappresentazione dell’architettura, letto soprattutto in funzione dell’evoluzione del confronto culturale, geopolitico, economico che coinvolge l’ambito internazionale di questi anni. L’incontro del 5 giugno, dal titolo Fundamentals #1. What will be the future of the architectural profession?, indaga i possibili sviluppi futuri della professione architettonica, in questo momento imbrigliata nella crisi del mercato, oltre a essere al centro di un fenomeno che vede le diverse discipline legate alla progettualità incrociarsi, sovrapporsi, lambire l’una i confini dell’altra. La mattina del 6 giugno altre riflessioni introducono il tema della seconda conversazione dal titolo Fundamentals #2. Representation of architecture. Negli ultimi decenni, ma già all’inizio del secolo scorso, la pratica di esporre, di raccontare, di rappresentare progetti di architettura è cresciuta. E con essa la costruzione di luoghi deputati ad accogliere non solo progetti, ma anche frammenti di architettura. Musei, centri di architettura, istituti, biennali sono proliferati negli ultimi quaranta anni soprattutto in Europa e nel Nord America.
gallery gallery
[gallery ids="15626,15627"]La seconda edizione di Greenhouse Talk, evento promosso dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma e dedicato alla riflessione sui temi legati allo sviluppo dell’architettura in un confronto internazionale, si svolgerà a Venezia nelle mattinate dei prossimi 5 e 6 giugno, durante la vernice della 14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Le conversazioni di quest’anno, ospitate nelle sale dell’Hotel Monaco & Grand Canal, sono curate da Hans Ibelings, critico e storico dell’architettura, direttore di The Architecture Observer. Sono rivolte al tema della professione, alla luce dei cambiamenti che coinvolgono sia la cultura progettuale sia il mercato, e all’indagine del destino della rappresentazione dell’architettura, letto soprattutto in funzione dell’evoluzione del confronto culturale, geopolitico, economico che coinvolge l’ambito internazionale di questi anni. L’incontro del 5 giugno, dal titolo Fundamentals #1. What will be the future of the architectural profession?, indaga i possibili sviluppi futuri della professione architettonica, in questo momento imbrigliata nella crisi del mercato, oltre a essere al centro di un fenomeno che vede le diverse discipline legate alla progettualità incrociarsi, sovrapporsi, lambire l’una i confini dell’altra. La mattina del 6 giugno altre riflessioni introducono il tema della seconda conversazione dal titolo Fundamentals #2. Representation of architecture. Negli ultimi decenni, ma già all’inizio del secolo scorso, la pratica di esporre, di raccontare, di rappresentare progetti di architettura è cresciuta. E con essa la costruzione di luoghi deputati ad accogliere non solo progetti, ma anche frammenti di architettura. Musei, centri di architettura, istituti, biennali sono proliferati negli ultimi quaranta anni soprattutto in Europa e nel Nord America.
La seconda edizione di Greenhouse Talk, evento promosso dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma e dedicato alla riflessione sui temi legati allo sviluppo dell’architettura in un confronto internazionale, si svolgerà a Venezia nelle mattinate dei prossimi 5 e 6 giugno, durante la vernice della 14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Le conversazioni di quest’anno, ospitate nelle sale dell’Hotel Monaco & Grand Canal, sono curate da Hans Ibelings, critico e storico dell’architettura, direttore di The Architecture Observer. Sono rivolte al tema della professione, alla luce dei cambiamenti che coinvolgono sia la cultura progettuale sia il mercato, e all’indagine del destino della rappresentazione dell’architettura, letto soprattutto in funzione dell’evoluzione del confronto culturale, geopolitico, economico che coinvolge l’ambito internazionale di questi anni. L’incontro del 5 giugno, dal titolo Fundamentals #1. What will be the future of the architectural profession?, indaga i possibili sviluppi futuri della professione architettonica, in questo momento imbrigliata nella crisi del mercato, oltre a essere al centro di un fenomeno che vede le diverse discipline legate alla progettualità incrociarsi, sovrapporsi, lambire l’una i confini dell’altra. La mattina del 6 giugno altre riflessioni introducono il tema della seconda conversazione dal titolo Fundamentals #2. Representation of architecture. Negli ultimi decenni, ma già all’inizio del secolo scorso, la pratica di esporre, di raccontare, di rappresentare progetti di architettura è cresciuta. E con essa la costruzione di luoghi deputati ad accogliere non solo progetti, ma anche frammenti di architettura. Musei, centri di architettura, istituti, biennali sono proliferati negli ultimi quaranta anni soprattutto in Europa e nel Nord America.
La seconda edizione di Greenhouse Talk, evento promosso dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma e dedicato alla riflessione sui temi legati allo sviluppo dell’architettura in un confronto internazionale, si svolgerà a Venezia nelle mattinate dei prossimi 5 e 6 giugno, durante la vernice della 14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Le conversazioni di quest’anno, ospitate nelle sale dell’Hotel Monaco & Grand Canal, sono curate da Hans Ibelings, critico e storico dell’architettura, direttore di The Architecture Observer. Sono rivolte al tema della professione, alla luce dei cambiamenti che coinvolgono sia la cultura progettuale sia il mercato, e all’indagine del destino della rappresentazione dell’architettura, letto soprattutto in funzione dell’evoluzione del confronto culturale, geopolitico, economico che coinvolge l’ambito internazionale di questi anni. L’incontro del 5 giugno, dal titolo Fundamentals #1. What will be the future of the architectural profession?, indaga i possibili sviluppi futuri della professione architettonica, in questo momento imbrigliata nella crisi del mercato, oltre a essere al centro di un fenomeno che vede le diverse discipline legate alla progettualità incrociarsi, sovrapporsi, lambire l’una i confini dell’altra. La mattina del 6 giugno altre riflessioni introducono il tema della seconda conversazione dal titolo Fundamentals #2. Representation of architecture. Negli ultimi decenni, ma già all’inizio del secolo scorso, la pratica di esporre, di raccontare, di rappresentare progetti di architettura è cresciuta. E con essa la costruzione di luoghi deputati ad accogliere non solo progetti, ma anche frammenti di architettura. Musei, centri di architettura, istituti, biennali sono proliferati negli ultimi quaranta anni soprattutto in Europa e nel Nord America."},{"caption":"
gallery gallery
[gallery ids="15626,15627"]La seconda edizione di Greenhouse Talk, evento promosso dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma e dedicato alla riflessione sui temi legati allo sviluppo dell’architettura in un confronto internazionale, si svolgerà a Venezia nelle mattinate dei prossimi 5 e 6 giugno, durante la vernice della 14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Le conversazioni di quest’anno, ospitate nelle sale dell’Hotel Monaco & Grand Canal, sono curate da Hans Ibelings, critico e storico dell’architettura, direttore di The Architecture Observer. Sono rivolte al tema della professione, alla luce dei cambiamenti che coinvolgono sia la cultura progettuale sia il mercato, e all’indagine del destino della rappresentazione dell’architettura, letto soprattutto in funzione dell’evoluzione del confronto culturale, geopolitico, economico che coinvolge l’ambito internazionale di questi anni. L’incontro del 5 giugno, dal titolo Fundamentals #1. What will be the future of the architectural profession?, indaga i possibili sviluppi futuri della professione architettonica, in questo momento imbrigliata nella crisi del mercato, oltre a essere al centro di un fenomeno che vede le diverse discipline legate alla progettualità incrociarsi, sovrapporsi, lambire l’una i confini dell’altra. La mattina del 6 giugno altre riflessioni introducono il tema della seconda conversazione dal titolo Fundamentals #2. Representation of architecture. Negli ultimi decenni, ma già all’inizio del secolo scorso, la pratica di esporre, di raccontare, di rappresentare progetti di architettura è cresciuta. E con essa la costruzione di luoghi deputati ad accogliere non solo progetti, ma anche frammenti di architettura. Musei, centri di architettura, istituti, biennali sono proliferati negli ultimi quaranta anni soprattutto in Europa e nel Nord America.
La seconda edizione di Greenhouse Talk, evento promosso dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma e dedicato alla riflessione sui temi legati allo sviluppo dell’architettura in un confronto internazionale, si svolgerà a Venezia nelle mattinate dei prossimi 5 e 6 giugno, durante la vernice della 14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Le conversazioni di quest’anno, ospitate nelle sale dell’Hotel Monaco & Grand Canal, sono curate da Hans Ibelings, critico e storico dell’architettura, direttore di The Architecture Observer. Sono rivolte al tema della professione, alla luce dei cambiamenti che coinvolgono sia la cultura progettuale sia il mercato, e all’indagine del destino della rappresentazione dell’architettura, letto soprattutto in funzione dell’evoluzione del confronto culturale, geopolitico, economico che coinvolge l’ambito internazionale di questi anni. L’incontro del 5 giugno, dal titolo Fundamentals #1. What will be the future of the architectural profession?, indaga i possibili sviluppi futuri della professione architettonica, in questo momento imbrigliata nella crisi del mercato, oltre a essere al centro di un fenomeno che vede le diverse discipline legate alla progettualità incrociarsi, sovrapporsi, lambire l’una i confini dell’altra. La mattina del 6 giugno altre riflessioni introducono il tema della seconda conversazione dal titolo Fundamentals #2. Representation of architecture. Negli ultimi decenni, ma già all’inizio del secolo scorso, la pratica di esporre, di raccontare, di rappresentare progetti di architettura è cresciuta. E con essa la costruzione di luoghi deputati ad accogliere non solo progetti, ma anche frammenti di architettura. Musei, centri di architettura, istituti, biennali sono proliferati negli ultimi quaranta anni soprattutto in Europa e nel Nord America."}];
La seconda edizione di Greenhouse Talk, evento promosso dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma e dedicato alla riflessione sui temi legati allo sviluppo dell’architettura in un confronto internazionale, si svolgerà a Venezia nelle mattinate dei prossimi 5 e 6 giugno, durante la vernice della 14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Le conversazioni di quest’anno, ospitate nelle sale dell’Hotel Monaco & Grand Canal, sono curate da Hans Ibelings, critico e storico dell’architettura, direttore di The Architecture Observer. Sono rivolte al tema della professione, alla luce dei cambiamenti che coinvolgono sia la cultura progettuale sia il mercato, e all’indagine del destino della rappresentazione dell’architettura, letto soprattutto in funzione dell’evoluzione del confronto culturale, geopolitico, economico che coinvolge l’ambito internazionale di questi anni. L’incontro del 5 giugno, dal titolo Fundamentals #1. What will be the future of the architectural profession?, indaga i possibili sviluppi futuri della professione architettonica, in questo momento imbrigliata nella crisi del mercato, oltre a essere al centro di un fenomeno che vede le diverse discipline legate alla progettualità incrociarsi, sovrapporsi, lambire l’una i confini dell’altra. La mattina del 6 giugno altre riflessioni introducono il tema della seconda conversazione dal titolo Fundamentals #2. Representation of architecture. Negli ultimi decenni, ma già all’inizio del secolo scorso, la pratica di esporre, di raccontare, di rappresentare progetti di architettura è cresciuta. E con essa la costruzione di luoghi deputati ad accogliere non solo progetti, ma anche frammenti di architettura. Musei, centri di architettura, istituti, biennali sono proliferati negli ultimi quaranta anni soprattutto in Europa e nel Nord America.