La Maestà tradita di Gaetano Pesce è una scultura monumentale dalla figura di donna avvolta in un lungo mantello, ispirata alla Maestà cristiana (l’iconografia della Madonna in trono).

L’opera vuole essere un monumento alla ‘liberazione’ femminile, testo di accusa e manifesto di una nuova civiltà, condanna per un mondo maschile che continua a tradire, offendere e violentare la sacralità del corpo femminile, costringendola a sopportare la pena di “essere donna”.

 

Inoltre una mostra dell’artista-designer inaugura le nuove sale espositive del Museo Novecento, mai aperte al pubblico prima d’ora.

Il percorso espositivo si snoda tra le sale e la cappella interna, in un’esposizione dalla doppia valenza: performativa e antologica.

Con trenta disegni, di cui moltissimi inediti, viene ad essere rappresentata l’evoluzione, dagli anni Sessanta ad oggi, di quella che è stata la tematica fondamentale di Gaetano Pesce: quella della donna come centro del mondo, e del femmininio come forza creativa assoluta.

 

La mostra Maestà tradita è promossa dal Comune di Firenze e organizzata da Mus.e con la consulenza storico-artistica di Sergio Risaliti e Vittorio Sgarbi.