L’universo immaginifico di Gaetano Pesce è presentato in tre diverse sezioni che ne propongono le ricerche contemporanee.

Preziosi, in cui sono raccolti coliere, bracciali e vasetti d’arredo, gioielli in resina poliuretanica e interpretazioni d’oreficeria. Modelli di forma che esplora le meditazioni plastiche del maestro, basate sui concetti di trasformazione e cambiamento. Infine, lo studio dell’antico e i suoi espliciti riscontri nella ricerca di Pesce sono presentati nella sezione Inserti musivi.

La mostra, a cura di Vittorio Sgarbi, è permette di conoscere gli aspetti intimi della creatività di uno dei più riconosciuti esponenti della cultura contemporanea internazionale.

Allestita nello scrigno storico di Palazzo Morando, sede del Museo di Milano e della collezione di costume moda e immagine della città, pone in dialogo e a confronto il Canone Classico e Neoclassico delle collezioni permanenti del museo con la Bellezza Altra, liquida, mutevole e contemporanea, attuata dall’architetto e dall’artista che con il suo lavoro ha teorizzato per tutta la vita – e forse per primo con tale forza e originalità – il valore della diversità, della casualità, del difetto.