Si è appena conclusa a Torino l’appuntamento più importante in Italia per il sistema dell’arte contemporanea. La 31esima edizione di Artissima, con il tema Daydreaming, ha visto la partecipazione di 189 gallerie nazionali e internazionali

Abbiamo incontrato Luigi Fassi, direttore di Artissima, in uno dei tre spazi del nuovo progetto WoW-World of Word, il corner “Talking Magazines” realizzato in collaborazione con Jaguar che conferma la sua presenza all’evento per il 3° anno consecutivo.

Qui sono state accolte le tante voci dell’universo dei magazine contemporanei per raccontare le nuove comunità che li animano e le molteplici dimensioni culturali e artistiche che abbracciano: fondatori dei magazine, artisti, autori, curatori e accademici.

WoW-World of Words

“Quello dell’editoria - sottolinea Fassi - è un mondo che vive un momento magmatico, ma i magazine restano un imprescindibile mezzo di aggiornamento e con questo spazio abbiamo voluto raccontare la salute del settore”.

WoW si è focalizzato sul mondo editoriale attuale, sempre più proiettato verso l’ibridazione, l’interdisciplinarietà e le relazioni, sottolineando al contempo il potere creativo delle parole e mostrando come possano non solo descrivere, ma anche creare scenari che prima non esistevano.

Oltre all’angolo dedicato ai talk, il progetto ha proposto ai visitatori di Artissima l’Edicola, a cura di Reading Room, con una selezione esclusiva di importanti titoli dell’editoria italiana e internazionale che ridefiniscono il sistema dell’editoria periodica e il senso della carta stampata e l’Editorial Area, un nucleo di stand individuali e display singoli creati ad hoc che hanno offerto la massima visibilità alle riviste e agli editori partecipanti, valorizzandone le singole specificità.

The Era of Daydreaming

E dalle parole ai segni, ai disegni e alla luce dell’arte che ha illuminato gli spazi del Oval Lingotto di Torino dal 31 ottobre al 3 novembre, vi proponiamo qui un breve viaggio all’interno delle sezioni della fiera: le quattro principali, Main Section, New Entry, Monologue/Dialogue e Art Space & Edition e le tre curate, Present Future, Back to the Future e Disegni.

È il segno dell’internazionalità e delle connessioni che caratterizza l’ingresso di Artissima nel suo quarto decennio di attività: le gallerie selezionate, infatti, provengono da 34 paesi del mondo e il tema dell’edizione 2024 ha aperto la strada a un percorso creativo invitando il pubblico, in un’epoca di connessioni senza limiti, a sognare a occhi aperti per intraprendere un viaggio emozionante alla scoperta della creatività umana.

New Entry e Main Section

Proprio accanto al corner Talking Magazines, erano disposti gli stand delle 15 gallerie New Entry, quelle aperte da non più di 5 anni e presenti per la prima volta in fiera. Tra queste, i lavori in ceramica di Damien Fragnon, portati dalla galleria Nendo di Marsiglia, opere pensate per essere appaganti non solo per gli esseri umani, ma anche per altri esseri viventi: possono vivere immerse nell’acqua e diventare habitat per la vegetazione marina.

Main Section propone, invece, 109 gallerie tra le più affermate della scena artistica internazionale per offrire ai collezionisti e al pubblico una rassegna consolidata e di altissima qualità. Attraversando gli spazi di Antonia Jannone, Repetto Gallery, Tornabuoni con le opere di Alighiero Boetti e Giuseppe Capogrossi, ci siamo fermati, anche per un omaggio al capoluogo piemontese, da Simondi Gallery.

Lo stand proponeva, in particolare, una piccola immersione a 360° nel lavoro dal titolo “Orizzonte perduto” di Botto&Bruno, un percorso tra paesaggi realizzati a collage, nati da interpretazioni dei paesaggi immaginari classici.

Curated Sections

Sono state tre le sezioni curate della fiera - Present Future, Back to the Future e Disegni - presenti con stand monografici. Present Future da 24 anni è la sezione che Artissima dedica ai talenti emergenti. Curata per il primo anno da Léon Kruijswijk, curatore del KW Institute for Contemporary Art di Berlino, e Joel Valabrega, curatrice presso la Galeria Municipal do Porto a Porto, la sezione ospita progetti monografici con l’obiettivo di mettere in risalto le nuove tendenze che caratterizzano il panorama artistico internazionale.

Quest’anno Present Future ha proposto i lavori di 10 artisti, presentati da 10 gallerie di cui 5 italiane: progetti inediti realizzati appositamente per la fiera o alla loro prima esposizione nel contesto europeo e italiano. Back to the Future è la sezione curata che include progetti monografici di grandi pionieri dell’arte contemporanea, il cui lavoro ha avuto un ruolo chiave nella storia dell’arte. Il team curatoriale era composto per il primo anno da Heike Munder, curatrice indipendente e scrittrice a Zurigo, e Jacopo Crivelli Visconti, direttore dell’Albuquerque Foundation a Sintra.

Tra le 10 gallerie straniere selezionate, Rolf Art ha presentato il lavoro di Liliana Maresca, figura chiave della scena artistica argentina fin dall’inizio degli anni Ottanta, ovvero a partire dai primi anni della democrazia argentina che ha operato tramite diversi mezzi espressivi: dipinti, oggetti, sculture, installazioni, performance.

Disegni, alla sua 7° edizione, è l’unica sezione fieristica in Italia dedicata a questo mezzo espressivo. Curata da Irina Zucca Alessandrelli, curatrice della Collezione Ramo di Milano, la sezione presenta progetti concepiti come mostre personali che valorizzano l’autenticità e l’autonomia dell’opera su carta, la potenza e la ricchezza espressiva di un medium ancora poco conosciuto e valorizzato.

Artissima e Jaguar

Le gallerie presenti ad Artissima hanno offerto al pubblico in fiera un punto di vista privilegiato sulla creatività contemporanea, con un taglio preciso che deriva dalla vocazione sperimentale e cutting-edge che da sempre definisce l’identità della fiera, posizionandola in modo unico a livello europeo.

La presenza di Jaguar per il terzo anno consecutivo, brand che dal 1935 si è costruito una reputazione in termini di innovazione e creatività, combinando design visionario, originalità ed estetica esclusiva, ha celebrato il design come forma d'arte e sostenuto un'etica dell'originalità nell'ambito del tema The Era of Daydreaming.

La collaborazione salda un legame sempre più importante nell’ottica del cambiamento che Jaguar sta affrontando e vedrà la luce nel prossimo futuro, ovvero la scelta di diventare un brand esclusivamente elettrico.

I numeri di Artissima

Artissima è mercato ma anche capacità di creare connessione. È un luogo dove si realizzano relazioni di politica culturale, dove “esserci” è un rilievo in termini strategici. Lo dimostra la presenza per la prima volta quest’anno dello stand della Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero della Cultura e di una filiera di sostegni istituzionali a favore della partecipazione di gallerie e artisti provenienti da Paesi quali ad esempio Austria, Francia, Lituania e Romania, sino al Brasile.

Nelle quattro giornate di apertura, dal 31 ottobre al 3 novembre, Artissima ha visto la partecipazione di 34.200 tra ospiti, visitatori e professionisti del settore. Si è così confermata l’attenzione e la crescente fiducia che collezionisti privati e collezionisti istituzionali ripongono nella fiera come primario riferimento di mercato.

Le parole conclusive del direttore Luigi Fassi: “Siamo veramente molto felici del risultato raggiunto: Artissima è stata in grado di portare un messaggio di ottimismo.

Chi ha partecipato a questa Art Week è ripartito da Torino portando con sé nuova energia. Il mio ringraziamento più profondo va ai galleristi, alla loro visione e capacità di accompagnare gli artisti nel percorso di crescita e ricerca nel mondo del mercato e delle istituzioni. Anche la specificità di Torino ha avuto la propria grande parte di merito: la rete museale della città ha dato vita a un palinsesto culturale di livello assoluto”.