È molto interessante (e credo sia una scelta innovativa) che uno dei curatori sia un professore di filosofia: mi piacerebbe potergli chiedere come mai secondo lui sia diventato così facile, con l’avvento del digitale, cadere nelle trappole delle bugie? Come mai non abbiamo strumenti per difenderci? Il design potrebbe essere uno di questi?
“Mi sembra che ci troviamo nel bel mezzo della rivoluzione più significativa della civiltà dai tempi della rivoluzione agricola da cui è nata la cultura umana come la conosciamo.
L'era digitale, per dirla in parole povere, cambia tutto: non solo il modo in cui comunichiamo, lavoriamo o ci intratteniamo, ma anche il modo in cui percepiamo noi stessi, il modo in cui pensiamo alla nostra vita, ai nostri valori, al nostro senso di significato, anzi, con ogni probabilità cambierà presto la stessa natura umana (lo sta già facendo).
Come parte di questo nuovo mondo, la capacità di ingannare le persone è assolutamente senza precedenti. Certo, nel corso della storia ci sono state forme di disinformazione e propaganda, ma mai la capacità di ingannare è stata così completa.
Ci esponiamo volontariamente e continuamente a sistemi sempre più intelligenti che apprendono la nostra sensibilità e stanno perfezionando la capacità di convincere individualmente le persone su vasta scala, 'hackerando' la nostra stessa coscienza.
Tutto questo, inoltre, sta avvenendo a una velocità mozzafiato, troppo rapida perché le nostre obsolete strutture politiche possano reagire in tempo.
Se la società umana vuole sviluppare strumenti con cui difendersi, dobbiamo urgentemente regolamentare la nostra tecnologia e ripensare il modo in cui educhiamo i nostri figli (in particolare, enfatizzando il pensiero critico nei loro programmi di studio), nonché riflettere su come i vari campi dell'attività umana possano continuare a promuovere i valori che vorremmo mantenere in futuro.
Parte di ciò che ci proponiamo di realizzare alla JWD di quest’anno, insomma, è una riflessione su come i designer possano, nel loro lavoro, promuovere l'autenticità, la veridicità e l'onestà in un mondo in cui questi valori sono sempre più a rischio.”