La Dutch Design Week è uno degli sguardi più sinceri sulla creatività giovane e il design indipendente e di ricerca.
Nonostante la partecipazione veda per lo più scuole di design del nord Europa o progettisti di quelle geografie, la settimana di eventi e mostre sparsi per la città che fu della Philips ci pone di fronte a punti di vista freschi, talvolta ingenui, ma ricchi di visione sugli imprescindibili problemi che il mondo si trova a fronteggiare: dalla scarsità di risorse al necessario cambiamento dei processi di produzione e di consumo, dalle rilettura della cultura materiale attraverso la prospettiva delle minoranze all'evoluzione tecnologica che sembra soverchiarci.
Un evento “bottom-up” che presenta poco design di prodotto e molti progetti di ricerca o concettuali e che punta a “informare una discussione”, come commenta Miriam van der Lubbe, creative director della Dutch Design Foundation che organizza l'evento.
“Il titolo di quest'anno, Real Unreal, suggerisce che il cambiamento ha spesso un inizio astratto ma prende forma man mano che ci lavoriamo, preferibilmente insieme. Così, rispetto alle precedenti edizioni, notiamo meno osservazione e più soluzioni ai problemi”.