Una selezione di appuntamenti imperdibili alla Art Week di Bologna, dall'1 al 4 febbraio 2024: tra tutti, Arte Fiera che compie 50 anni

Arte Fiera (dal 2 al 4 febbraio, uno dei principali appuntamenti della Art Week di Bologna che invece inizial il 1 febbraio) compie mezzo secolo. Si tratta di una delle manifestazioni d’arte moderna e contemporanea più antiche d’Europa.

Per l’occasione la città di Bologna si veste a festa organizzando in ogni suo anfratto mostre, eventi, performance, progetti speciali e premi.

Una festa nella festa che trasformerà dall’1 al 4 febbraio appunto il capoluogo emiliano nel cuore della creatività italiana (e non solo). Il carnet della Art Week è fittissimo di appuntamenti. Noi ne scegliamo 5, tutti da segnare con il circoletto rosso.

Art Week a Bologna 2024: 5 appuntamenti da non perdere

1. Arte Fiera

La prima è ovviamente Arte Fiera. Diretta da Simone Menegoi, quest’anno conta 196 espositori. Fra i graditi ritorni vanno segnalati quelli di gallerie top come Lia Rumma, Franco Noero, Sprovieri e Apalazzo.

Quattro in tutto le sezioni. La Main section come ormai da consuetudine ondeggia fra arte storicizzata e contemporaneo. Poi ci sono Fotografia e immagini in movimento, Pittura XXI e Multipli, che presenta al pubblico lavori in edizione limitata, che vanno dal libro d’artista al design d’autore. Accanto alle varie sezioni ci sono poi gli Special projects che sfoggiano un cartellone da applausi.

Fra i must, il progetto Opus Novum, attraverso cui la fiera commissiona un’opera a un artista.

Per l’edizione 2024 tocca ad Alberto Garutti, scomparso l’anno scorso, e Luisa Lambri. Quest’ultima famosa soprattutto per le sue foto di architetture moderniste, tanto essenziali da sembrare opere astratte.

L’artista comasca ha scelto di raccontare per immagini due edifici simbolo dell’architettura bolognese anni Settanta: la chiesa di Santa Maria Assunta a Riola di Vergato, l’unica opera permanente di Alvar Aalto in Italia, terminata nel 1976, e il Padiglione de L’Esprit Nouveau, copia filologicamente accurata di un’architettura effimera di Le Corbusier degli anni ’20, costruita nel 1977 proprio alle porte del quartiere fieristico.

Last but not least, il progetto di Mutina for Art firmato da Maurizio Cattelan. Curato da Sarah Cosulich e intitolato Because, si tratta di un sorprendente dialogo tra due opere di Cattelan inserite all’interno di uno spazio dominato dalla collezione ceramica Fringe, disegnata per Mutina da Michael Anastassiades.

2. Il progetto speciale dedicato a Giorgio Morandi

Quest’anno non sarà solo Arte Fiera a festeggiare un anniversario importante. Bologna infatti, nella sua Art Week,  ha scelto di celebrare anche Giorgio Morandi, il grande pittore moderno che proprio da queste parti è nato e vissuto, nel suo 60° anniversario della morte.

Art City lo omaggia grazie a un programma tutto speciale che vede cinque special project, affidati ad altrettante superstar, che reinterpretano le nature morte del maestro attraverso differenti linguaggi: Virgilio Sieni per la performance è al Teatro Comunale, Joel Meyerowitz e Mary Ellen Bartley per la fotografia sono rispettivamente alle Collezioni Comunali d’Arte di Piazza Maggiore e al Museo Morandi, Tacita Dean per la video arte espone a Palazzo Tanari mentre Mark Vernon per il suono va in scena nei Fienili del Campiaro presso la Casa Museo Giorgio Morandi.

Ad affiancare i progetti, un po’ a fare da ciliegina sulla torta, c’è poi l’esposizione Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia a Casa Morandi allestita nella storica abitazione di Via Fondazza 36.

3. La personale di Chiara Fumai, Inviting Evil Spirits

Altro evento da sottolineare con l’evidenziatore fluo nella Art Week 2024 è la personale dedicata a Chiara Fumai dal titolo Inviting Evil Spirits. L’esposizione, alla Biblioteca Italiana delle Donne, ha il retrogusto dell’omaggio e presenta le installazioni video delle performances Shut up, Actually Talk, del 2012 e The book of evil spirits, del 2015. Dove Chiara, morta suicida a soli 39 anni, evoca (ed invoca) donne di epoche differenti, personalità rivoluzionarie unite dal desiderio di rivalsa sociale e soprattutto dalla necessità di sottrarsi all’oppressione maschile.

4. un po' di Londra a Bologna

La Galleria d'Arte Maggiore si trasforma in un angolo di Londra. Merito di Allen Jones protagonista della mostra Forever Icons allestita fino al 26 aprile. Le varie sale del museo sono invase da numerose opere iconiche che rivelano al pubblico l’epopea artistica di uno dei più importanti esponenti della Pop Art, capace di influenzare praticamente tutto: dal design alla moda, dalla cultura popolare fino ai film (Stanley Kubrick si è più volte ispirato a lui).

In scena ci sono dipinti, fotografie, sculture e manichini. Il lavoro da non perdere per nulla al mondo? Il leggendario scatto fotografico che immortala Kate Moss trasformata in scultura grazie a un’abito corazza, che è diventato nel corso degli anni il simbolo di un'intera epoca.

5. Very Well, on my Own, l'antologica dedicata a Ludovica Carbotta

L’ultimo rendez-vous bolognese da non mancare è l’antologica che il Mambo dedica a Ludovica Carbotta. Curata da Lorenzo Balbi, l’esibizione dal titolo Very Well, on my Own presenta 104 opere (di cui 42 sculture, 36 disegni, 11 fotografie, 9 installazioni, 4 video, una tela e un collage) e ripercorre la multiforme produzione dell'artista torinese classe 1982 che da anni ormai indaga il concetto di immaginazione.

In mostra convivono più o meno pacificamente scultura, architettura, disegno, performance e scrittura. Tutte oscillano fra finzione e realtà, generando considerazioni sul senso della comunità e su quello dell’individuo, sui concetti di corpo, identità, spazio urbano e ambiente abitativo.

Art City Bologna 2024: informazioni utili

Date: dall’1 all 4 febbraio 2024
Location: presso varie sedi nella città di Bologna. Arte Fiera è allestita all’interno del Quartiere Fieristico, Padiglioni 25 e 26.
Sito web e biglietti: tutte le informazioni sulla Art City sono disponibili sul sito culturabologna.it