Novanta artisti dell’Atelier F tornano a far rivivere gli spazi del padiglione Antares del Vega a Marghera. In attesa dell’open day, la prima edizione del workshop – nata in sinergia, come risposta creativa alle difficoltà del primo lockdown – si racconta in documentario e in un libro fotografico

È in corso la seconda edizione di Extra Ordinario Workshop promossa da Vulcano Agency: iniziata il 5 luglio, animerà gli spazi del Padiglione Antares al Vega di Marghera Venezia fino al 30 settembre 2021.

La nuova edizione vede nuovamente la partecipazione di circa novanta artisti, studenti e artisti già affermati, al lavoro contemporaneamente per oltre due mesi, in un fermento inventivo, tanto individuale quanto corale, che ridisegna i grandi spazi industriali. Alla conclusione del workshop, il padiglione aprirà le sue porte per un open day che raccoglierà gli esiti di questa nuova, vibrante, partecipativa esperienza d'indagine creativa. Curatori, galleristi, collezionisti, collaboratori e clienti dell'agenzia Vulcano sono invitati a partecipare con mirati studio visit.

Una rinnovata esperienza quella di Extra Ordinario Workshop, che evidenzia come il progetto non sia stato un episodio estemporaneo, ma parte di una precisa visione di Vulcano che mette al centro il confronto tra gli approcci propri delle aziende e gli immaginari creativi degli artisti.

Il progetto Extra Ordinario è nato nei mesi successivi al primo lockdown del 2020, dalla collaborazione tra Vulcano e novanta giovani artisti dell’Atelier F, molti dei quali studenti all’Accademia di Belle Arti di Venezia, negli spazi del padiglione Antares presso il Vega – Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia Marghera.

Extra Ordinario è quindi la storia di uno spazio condiviso: un progetto non convenzionale nato in una condizione fuori dalla norma. Una risposta alla condizione di isolamento e all’impossibilità degli artisti di lavorare nel periodo di emergenza. Un’occasione – una sinergia – che nasce quindi dalla difficoltà. Un punto d’incontro – concreto, produttivo e di ampio respiro – tra realtà solo apparentemente agli antipodi: quella aziendale e quella del mondo dell’arte.

 

Da un lato c'è Vulcano, agenzia che da sempre collabora con gli artisti (Adrian Paci, Regina José Galindo, Tomás Saraceno, Igor Grubić, Giuseppe Stampone, e Francesco Vezzoli, tra gli altri), che ha deciso di rafforzare il legame con la comunità creativa del territorio; dall'altro lato ci sono gli artisti di Atelier F invitati a contaminare lo spazio Antares con il proprio lavoro, le proprie idee e il proprio stile. Al centro c'è il dialogo costante volto allo scambio tra le parti.

La prima esperienza di Extra Ordinario ha dato vita al volume fotografico Extra Ordinario Mixtape e a un film documentario, entrambi prodotti da Vulcano Agency.

Con le fotografie di Nico Covre, il libro, compatto e corposo, traccia i contorni di un'esperienza collettiva e partecipativa viva per restituire una narrazione ritmata eppure fluida, composta da svariati frammenti visivi (viste d'insieme, close up, making of, attrezzi, colori, opere, momenti di concentrazione alternati a quelli di svago, tensione e soddisfazione), parte dell’ampia documentazione, a comporre un'esperienza tanto personale quanto unitaria. Le immagini a piena pagina sono ricombinate e associate liberamente, senza seguire l'ordine cronologico e con un montaggio che esula la necessità di un'esposizione realistica.

Nasce così un racconto relazionale, più che temporale e spaziale, che si rifà alla logica del mixtape per trasmettere un groviglio di sensazioni. Le innumerevoli e indefinibili sensazioni provate in due mesi di lavoro a stretto contatto. A completare il libro, un'interessante conversazione tra Daniele Capra, Carlo Di Raco e Paolo Pretolani.

Il documentario Extra Ordinario, composto dalle riprese girate nei mesi del workshop, raccoglie le testimonianze dirette degli artisti dell’Atelier F, dei curatori e dei docenti. Il film racconta la nascita del progetto, la vita quotidiana e le molte difficoltà a cui i giovani artisti devono far fronte, ma restituisce anche l'energia travolgente che scaturisce dal desiderio di esprimersi attraverso la pittura.