Tadini ha sempre avuto un approccio seriale alla pittura: da un’immagine ne scaturiscono altre per modificazioni e alterazioni. L’artista produce un racconto, una serie di romanzi a puntate, in cui le leggi di spazio e tempo e quelle della gravità sono annullate. Onnipresenti nelle opere in mostra, le figure solitarie e senza testa: corpi, movimenti e gesti non hanno né volti né teste. E poi un elemento piramidale a strisce bianche e nere, un telefono, un cappello coloniale o un rossetto rosso. Pur includendo riferimenti all'antichità, Viaggio in Italia di Tadini tocca anche i campi del design, dell'arte, della cultura, della moda e dello stile.