Nei Chiostri di Sant’Eustorgio, 100 scatti di Elliott Erwitt raccontano uno spaccato della storia e del costume del Novecento visto attraverso l’inconfondibile sguardo ironico e al tempo stesso poetico, buffo e intenso del fotografo americano

Con la mostra Elliott Erwitt. 100 fotografie curata da Biba Giacchetti, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano, nei suggestivi spazi dei Chiostri di SantEustorgio fino al 16 0ttobre 2022, celebra uno dei più importanti fotografi del Novecento attraverso una selezione di 100 scatti, da quelli più iconici in bianco e nero a quelli, meno conosciuti, a colori che Erwitt aveva deciso di utilizzare per i suoi lavori editoriali, istituzionali e pubblicitari: dalla politica al sociale, dall’architettura al cinema fino alla moda.

Realizzata in stretta collaborazione con Elliott, come ogni progetto che lo riguarda, la mostra alterna fotografie (e visioni) ironiche e surreali a immagini romantiche, ritratti delle celebrità, bambini e cani a scatti che immortalano viaggi e metropoli.

Il fotografo della commedia umana

Il percorso espositivo allestito in uno dei antichi complessi monumentali di Milano ripercorre l’intera carriera dellautore americano classe 1928 e offre uno spaccato della storia e del costume del Novecento, attraverso la sua tipica inconfondibile  ironia pervasa da una vena surreale, tra leggerezza e profondità, situazioni quotidiane apparentemente insignificanti, ambigue oppure assurde, che lo ha identificato come il fotografo della commedia umana.

Scatti che si sono iscritti nell’immaginario collettivo

L’obiettivo di Erwitt ha spesso colto momenti e situazioni che si sono iscritti nell’immaginario collettivo come vere e proprie icone. È il caso dello scatto con Nixon e Kruscev a Mosca nel 1959, talmente efficace che lo staff del presidente degli Stati Uniti se ne appropriò per farne un’arma nella sua campagna elettorale o dell’immagine tragica e struggente di Jackie Kennedy in lacrime dietro il velo nero durante il funerale del marito.

Ritrattista: da Che Guevara a Marilyn Monroe

Grande ritrattista, Erwitt ha immortalato numerose personalità che hanno caratterizzato la storia del XX secolo, dai padri della rivoluzione cubana, Fidel Castro ed Ernesto Che Guevara, in una rara espressione sorridente, ai presidenti americani che ha fotografato dagli anni cinquanta fino a oggi.

In questa galleria di personaggi, un angolo particolare è riservato a Marilyn Monroe, forse la stella del cinema più fotografata di tutti i tempi, colta sia in momenti privati e intimi, sia nei momenti di pausa sui set dei film; di lei, Erwitt ammirava, più che la bellezza, la capacità di flirtare con l’obiettivo, che rendeva remota la possibilità di sbagliare lo scatto.

I bambini e i cani

Uno dei temi ricorrenti nella carriera di Erwitt è quello dei bambini: immagini tranquillizzanti in cui i piccoli sono colti nella loro allegria, come la bambina di Puerto Rico o i ragazzini irlandesi fotografati per una campagna di promozione turistica. A questi scatti si affiancano quelli dedicati agli animali, in particolare ai cani, presi in pose il più delle volte buffe o che richiamano un atteggiamento antropomorfo d’imitazione dell’uomo.

Lo spirito romantico...

Il percorso espositivo della mostra, organizzata dal Museo Diocesano in collaborazione con SudEst57, col patrocinio del Comune di Milano, sponsor Crédit Agricole, comprende anche le immagini che rivelano lo spirito romantico di Erwitt, come la coppia di innamorati che si abbraccia in place du Trocadéro davanti alla Tour Eiffel in un giorno di pioggia, mentre la silhouette di un uomo salta una pozzanghera.

... e quello del viaggiatore

Grande viaggiatore, Elliott Erwitt ha infine documentato le società e le vicende della gente comune dei paesi che visitava come fotoreporter, dalla Francia alla Spagna, dall’Italia alla Polonia, dal Giappone alla Russia, fino ai numerosi scorci di vita delle metropoli americane.

Aperture estive serali

“Anche quest’anno” afferma Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano “il Museo Diocesano propone per il periodo estivo una mostra di fotografia, aprendosi alla città anche in orario serale e offrendo nel gradevole spazio del chiostro diverse attività culturali”.

Dal 18 luglio al 5 settembre la mostra è visitabile unicamente in orario serale (ore 18-22 con formula 10 euro aperitivo + mostra). Chiusura estiva 8-22 agosto 2022.

 

Uno sguardo curioso capace di portare nuove riflessioni

“Le sale del museo” prosegue Nadia Righi “accolgono una importante retrospettiva dedicata a Elliott Erwitt, uno dei più straordinari fotografi, ancora vivente. Tanti sono i temi toccati da Erwitt nel corso della sua lunga carriera: i ritratti di importanti personaggi del mondo della politica o dello spettacolo, i grandi fatti della storia, i bambini, i reportage di viaggio, ma anche la propria famiglia. Egli guarda sempre alla realtà, da quella più nota a quella più intima e personale, con uno sguardo curioso, talvolta con una sottile e delicata ironia che rende i suoi scatti sempre affascinanti e capaci di portare nuove riflessioni”.