“Creative Empathy. Architecture for a better future”: Mario Cucinella (architetto e fondatore di MCA – Mario Cucinella Architects) ne discute con Gilda Bojardi (direttore di Interni), Marco Delogu (direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra) e Brian Ford (professore emerito presso l’Università di Nottingham).
“C’è un evidente scollamento tra ambizioni e realtà quando si parla di sostenibilità. La sostenibilità, così come la si immagina, dovrebbe nascere dalle reti, dalle relazioni con i cittadini, da una cultura diffusa e condivisa, e non solo dai piani finanziari. Immaginare edifici sostenibili vuol dire aprire un profondo dialogo con il clima e con il luogo.
Occorre ripensare al rapporto tra l’architettura e la sua ingegneria, in termini non solo di soluzioni tecnologiche, ma di sinergia creativa. Bisogna ricominciare a vedere in una visione più complessa e interdisciplinare del progetto di architettura i valori fondamentali, come la responsabilità sociale del nostro mestiere; e non ci potrà essere vera sostenibilità senza una forte determinazione a difendere i diritti delle persone, a dare loro gli strumenti per vivere insieme in maniera giusta.
Alla visione tecnologica e prestazionale degli edifici, occorre sostituire quella delle emozioni e del piacere di stare insieme in uno spazio comune. Occorre pensare a edifici con alto grado d’empatia: un’empatia creativa”. (Mario Cucinella)
L’evento è promosso da Interni e Istituto Italiano di Cultura.
Per maggiori info: intermip@mondadori.it – interni@carocommunications.com
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