Contemporary locus – Luoghi riscoperti dall’arte contemporanea
[gallery ids="5467"]È in programma il secondo ciclo di mostre d’arte allestite in tre diversi luoghi nascosti di Bergamo: il Luogo Pio Colleoni, la Cannoniera di San Giacomo e l’ex Hotel Commercio. Contemporary locus, a cura di Paola Tognoncon la collaborazione di Paola Vischetti, è un progetto che nasce con l’intento di creare connessioni tra arte contemporanea e tessuto urbano aprendo luoghi segreti, dimenticati o dismessi della città. Nella seconda tappa espositiva di contemporary locus gli artisti Anna Franceschini e Steve Piccolosono invitati a operare all’interno della Cannoniera di San Giacomo per proporre una dimensione di svelamento attraverso percezioni distinte nel visitatore che, con passi incerti, si addentrerà nello spazio buio della Cannoniera: la sua vasta e profonda struttura interna, sia in blocchi di pietra sia in cemento, caratterizza il luogo come spazio misterioso e segreto, difficile da decifrare e percepire nella sua interezza e per questo di potente suggestione. La compresenza di Anna Franceschini (1979), artista visiva e filmaker italiana, eSteve Piccolo (1954), artista multidisciplinare con origini statunitensi e riconosciuto per la progettualità figurativa e sonora filtrata nella ricerca visuale, in contemporary locus 2 vuole essere la seconda testimonianza contemporanea – dopo Huma Bhabha e Francesco Carone- di culture e pratiche artistiche differenti, unite nella costruzione di un percorso dentro la spazialità oscura e segreta di un luogo sconosciuto. Un luogo il cui ingresso si cela però, come nelle più antiche leggende, su un vasto spalto erboso e alberato che permette di dominare l’intera città moderna sottostante.
È in programma il secondo ciclo di mostre d’arte allestite in tre diversi luoghi nascosti di Bergamo: il Luogo Pio Colleoni, la Cannoniera di San Giacomo e l’ex Hotel Commercio. Contemporary locus, a cura di Paola Tognoncon la collaborazione di Paola Vischetti, è un progetto che nasce con l’intento di creare connessioni tra arte contemporanea e tessuto urbano aprendo luoghi segreti, dimenticati o dismessi della città. Nella seconda tappa espositiva di contemporary locus gli artisti Anna Franceschini e Steve Piccolosono invitati a operare all’interno della Cannoniera di San Giacomo per proporre una dimensione di svelamento attraverso percezioni distinte nel visitatore che, con passi incerti, si addentrerà nello spazio buio della Cannoniera: la sua vasta e profonda struttura interna, sia in blocchi di pietra sia in cemento, caratterizza il luogo come spazio misterioso e segreto, difficile da decifrare e percepire nella sua interezza e per questo di potente suggestione. La compresenza di Anna Franceschini (1979), artista visiva e filmaker italiana, eSteve Piccolo (1954), artista multidisciplinare con origini statunitensi e riconosciuto per la progettualità figurativa e sonora filtrata nella ricerca visuale, in contemporary locus 2 vuole essere la seconda testimonianza contemporanea – dopo Huma Bhabha e Francesco Carone- di culture e pratiche artistiche differenti, unite nella costruzione di un percorso dentro la spazialità oscura e segreta di un luogo sconosciuto. Un luogo il cui ingresso si cela però, come nelle più antiche leggende, su un vasto spalto erboso e alberato che permette di dominare l’intera città moderna sottostante.
È in programma il secondo ciclo di mostre d’arte allestite in tre diversi luoghi nascosti di Bergamo: il Luogo Pio Colleoni, la Cannoniera di San Giacomo e l’ex Hotel Commercio.\u2028Contemporary locus, a cura di Paola Tognoncon la collaborazione di Paola Vischetti, è un progetto che nasce con l’intento di creare connessioni tra arte contemporanea e tessuto urbano aprendo luoghi segreti, dimenticati o dismessi della città. Nella seconda tappa espositiva di contemporary locus gli artisti Anna Franceschini e Steve Piccolosono invitati a operare all’interno della Cannoniera di San Giacomo per proporre una dimensione di svelamento attraverso percezioni distinte nel visitatore che, con passi incerti, si addentrerà nello spazio buio della Cannoniera: la sua vasta e profonda struttura interna, sia in blocchi di pietra sia in cemento, caratterizza il luogo come spazio misterioso e segreto, difficile da decifrare e percepire nella sua interezza e per questo di potente suggestione.\u2028La compresenza di Anna Franceschini (1979), artista visiva e filmaker italiana, eSteve Piccolo (1954), artista multidisciplinare con origini statunitensi e riconosciuto per la progettualità figurativa e sonora filtrata nella ricerca visuale, in contemporary locus 2 vuole essere la seconda testimonianza contemporanea – dopo Huma Bhabha e Francesco Carone- di culture e pratiche artistiche differenti, unite nella costruzione di un percorso dentro la spazialità oscura e segreta di un luogo sconosciuto. Un luogo il cui ingresso si cela però, come nelle più antiche leggende, su un vasto spalto erboso e alberato che permette di dominare l’intera città moderna sottostante. "}];
È in programma il secondo ciclo di mostre d’arte allestite in tre diversi luoghi nascosti di Bergamo: il Luogo Pio Colleoni, la Cannoniera di San Giacomo e l’ex Hotel Commercio. Contemporary locus, a cura di Paola Tognoncon la collaborazione di Paola Vischetti, è un progetto che nasce con l’intento di creare connessioni tra arte contemporanea e tessuto urbano aprendo luoghi segreti, dimenticati o dismessi della città. Nella seconda tappa espositiva di contemporary locus gli artisti Anna Franceschini e Steve Piccolosono invitati a operare all’interno della Cannoniera di San Giacomo per proporre una dimensione di svelamento attraverso percezioni distinte nel visitatore che, con passi incerti, si addentrerà nello spazio buio della Cannoniera: la sua vasta e profonda struttura interna, sia in blocchi di pietra sia in cemento, caratterizza il luogo come spazio misterioso e segreto, difficile da decifrare e percepire nella sua interezza e per questo di potente suggestione. La compresenza di Anna Franceschini (1979), artista visiva e filmaker italiana, eSteve Piccolo (1954), artista multidisciplinare con origini statunitensi e riconosciuto per la progettualità figurativa e sonora filtrata nella ricerca visuale, in contemporary locus 2 vuole essere la seconda testimonianza contemporanea – dopo Huma Bhabha e Francesco Carone– di culture e pratiche artistiche differenti, unite nella costruzione di un percorso dentro la spazialità oscura e segreta di un luogo sconosciuto. Un luogo il cui ingresso si cela però, come nelle più antiche leggende, su un vasto spalto erboso e alberato che permette di dominare l’intera città moderna sottostante.