La designer sceglierà gli studenti meritevoli delle borse di studio per accedere al primo anno di studi presso Istituto Marangoni Milano: ecco come (c'è tempo fino al 24 luglio)

“Non copiate gli altri, ma tirate fuori la vostra personalità e, soprattutto, siate pazienti e perseveranti”: in occasione della presentazione delle borse di studio dedicate ai nuovi iscritti al triennio di Istituto Marangoni Milano • The School of Design, sono questi i preziosi consigli che Elena Salmistraro dà ai giovani studenti.

La designer milanese da ottobre affiancherà nel ruolo di mentor i ragazzi del primo anno dei corsi triennali di Interior Design, Product Design e Visual Design.

Ed è proprio per celebrare questa importante collaborazione, che Istituto Marangoni Milano ha messo in palio una serie di borse di studio per giovani talenti, che potranno essere selezionati per ottenere una deduzione fino a 5000 euro dalla fee di iscrizione al primo anno.

Alla fine del percorso, gli studenti più talentuosi riceveranno un ulteriore incentivo: un'altra scholarship per affrontare il secondo e il terzo anno del corso di laurea.

Leggi come accedere alle borse di studio: qui

Mentorship e borse di studio per gli studenti del triennio: ci racconti la tua collaborazione con la School of Design di Istituto Marangoni?

Elena Salmistraro: “La collaborazione prevede un progetto di mentorship dedicato ai trienni: seguirò i ragazzi durante il primo anno di Interior Design, Product Design e Visual Design affiancandoli nel loro percorso. A questo programma si affianca l’iniziativa delle borse di studio, aperte a tutti i giovani talenti: per accedere alle borse di studio i futuri studenti dovranno presentare un moodboard (vedi tutte le informazioni qui) ispirato al mio lavoro".

Come valuterai i lavori degli studenti?

Elena Salmistraro: “Nel valutare i progetti degli studenti cercherò la loro identità: io sono per il design autoriale; quindi, voglio che i ragazzi si esprimano in modo libero, che tirino fuori quello che hanno dentro. Non mi interessa che copino il mio lavoro, voglio vedere qualcosa di unico, il loro carattere, devono parlare di loro stessi”.

Nel tuo ruolo di mentor, come affiancherai gli studenti?

Elena Salmistraro: “Seguirò gli studenti per tutto il primo anno, da ottobre a giugno. Presenterò un brief e inviterò i ragazzi a cominciare il loro lavoro con una parte di ricerca. Voglio che parlino di loro stessi, che partano dalle proprie radici, dal loro vissuto, dalle passioni, insomma dal loro universo. Dopo questa prima fase di ricerca, li inviterò a disegnare, a fare degli schizzi, poi dovranno sviluppare i progetti con i rendering e i modelli, lavorando anche a mano. Potrebbe sembrare un percorso difficile, soprattutto per i ragazzi del primo anno, ma insieme ai docenti seguiremo gli studenti in tutto, daremo loro tutti gli strumenti per disegnare, fare rendering, creare i modelli manualmente, ideare e interpretare un progetto. Sarà una bella avventura”.

È il quinto anno che collabori con Istituto Marangoni, come è iniziata questa avventura?

Elena Salmistraro: “Inizialmente mi hanno contattata per fare da mentor nei master di Product Design, Surface Design e Interior Design. Quest’anno, per la prima volta mi relaziono con i ragazzi giovanissimi del primo anno, sono molto entusiasta, per me è una grande responsabilità”.

Perché Istituto Marangoni ha scelto proprio te come modello e guida per i giovani aspiranti designer?

Elena Salmistraro: “Rappresento un po’ una figura trasversale nel mondo del design, mi muovo con disinvoltura tra diverse discipline, dalla moda all’arredamento, anche grazie al mio background ibrido. Scegliendo me, Istituto Marangoni vuole spiegare ai ragazzi che il designer del futuro, ma anche del presente, deve essere capace di lavorare in tanti campi. In passato, c’era il designer che si occupava solo di interior, il progettista che seguiva le questioni più tecniche, chi disegnava solo prodotto. Oggi invece il designer deve essere competente in tutto, deve saper progettare, ma anche sapersi promuovere e comunicare; io volevo disegnare per non parlare, in realtà di fatto parlo più di quanto disegno. Inoltre, prima si seguivano dei movimenti e delle tendenze, Memphis, il razionalismo, il minimalismo, adesso invece il design ha mille sfaccettature, c’è molta libertà e spazio per tutti; quindi, è fondamentale individuare e saper comunicare la propria cifra stilistica”.

Alla luce della tua esperienza, che consigli daresti ai giovani?

“Il più importante è: crederci e insistere. Rivedendo eventualmente anche la strada intrapresa. Io l’ho fatto quando, dopo un anno al corso di Fashion Design, ho capito che la moda non faceva per me e ho virato sull’Industrial Design.

Per anni ho lavorato sulle mie autoproduzioni, mettendo insieme tutte le conoscenze che avevo: sapevo cucire e ho realizzato dei pupazzi cuciti a mano con gli scarti di pannolenci. E ho approfondito tecniche che mi interessavano: mi sono iscritta a un corso di ceramica e ho imparato a costruirmi da sola gli stampi in gesso per produrre le mie opere.

All’inizio è difficile, soprattutto dal punto di vista economico: mi sono laureata nel 2008, nel 2010 sono stata scelta da Giulio Cappellini, ma i primi guadagni sono arrivati solo nel 2017.

Oggi guido uno studio di sei persone. Bisogna aver pazienza, costanza, quello del design è un mondo piccolo dove ci si conosce tutti, si deve sempre lavorare con qualità, perseverare e, prima o poi, se si ha del talento, i risultati arrivano”.

Perché studiare design all’Istituto Marangoni?

Elena Salmistraro: “Innanzitutto perché ha sempre un occhio verso il futuro: quando si è iniziato a parlare di metaverso, di Intelligenza Artificiale, di robotica, Istituto Marangoni non ha aspettato che queste tematiche diventassero mainstream e le ha affrontate immediatamente con workshop, seminari e corsi dedicati.
Il secondo motivo per studiare presso Istituto Marangoni Milano è che insegna ai ragazzi a interfacciarsi con le aziende, mettendoli in contatto con i marchi più importanti, coinvolgendo designer professionisti come mentor in progetti spesso visionari e futuristici.

La possibilità di mostrare il proprio lavoro, poi, in eventi come il Fuorisalone, è un ulteriore vantaggio a cui hanno accesso gli studenti di Istituto Marangoni.

In generale direi l’orientamento esplorativo, curioso e industry-focused della scuola è un grandissimo vantaggio per gli studenti che si troveranno poi a lavorare in un settore in continua evoluzione”.