Nell’ambito della Biennale dello Stretto, una call invita i progettisti under 35 a individuare una parola che sia chiave di sviluppo progettuale. Al centro una riflessione sul Mediterraneo e le sue tre linee d’acqua

Nel contesto de La Biennale dello Stretto che si terrà dal 30 settembre al 4 ottobre 2022 tra Reggio Calabria e Messina, i curatori Alfonso Femia e Francesca Moraci invitiamo i giovani progettisti under 35 a immaginare degli instant project riguardanti il Mediterraneo e le tre linee dacqua che lo caratterizzano.

Ai partecipanti il compito di individuare una parola che sia chiave di sviluppo progettuale associando disegni, fotografie, modelli concettuali.

Esempi

Golena: terreno pianeggiante fra il letto di magra del corso d’acqua e il suo argine. Mantiene lento il corso dell’acqua e dà la possibilità a una piena di espandersi in larghezza; Meandro: ansa di un fiume; intrico tortuoso. Dal nome del fiume turco Meandro; Cuora: prato acquitrinoso che arriva a galleggiare sull’acqua.

Come ed entro quando mandare i materiali

I materiali dovranno pervenire entro il 29 agosto. Per info e specifiche tecniche di partecipazione scrivere a: labiennaledellostretto@500x100.com.

I finalisti selezionati parteciperanno al talk con architetti e urbanisti internazionali che si terrà durante le cinque giornate della Biennale.

 

Mediterranei Invisibili

Il progetto della Biennale nasce dalla ricerca Mediterranei Invisibili, un’esplorazione iniziata nel 2018. che nasce da una serie di considerazioni.

Mediterraneo è una parola usata per definire differenti situazioni, realtà, pensieri e immaginari: è mare, vacanze, sole, storia, geografia, racconto, migranti, isole, Iliade, Odissea, politica, teatro...

Esiste però un tratto comune a tutto il Mediterraneo: la terna geomorfologica dell’acqua. Il mare e le sue linee di costa, lo spartiacque tra i fiumi e i corsi d’acqua alla loro origine che si sviluppa nelle linee di crinale e le acque di risorgiva, gli alvei fluviali, le fiumare e le corrispondenti linee di piana.

Le tre linee d’acqua

L’acqua mediterranea interseca il progetto dell’architettura e del paesaggio, la narrazione e l’arte, condiziona e governa tutti i modelli sociali ed economici. Le tre linee d’acqua possono essere assunte come minimo comun denominatore di una riflessione contemporanea, aggiornata ai temi del clima.

La Biennale dello Stretto è promossa da 500x100 laboratorio di ricerca permanente e dall’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria. Ha ottenuto il patrocinio dal Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, dagli Ordini degli Architetti di Reggio Calabria e di Messina, da in/arch dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, dall’Università degli Studi di Messina, dall’Università degli Studi della Basilicata, dalla Camera di Commercio di Messina.