La fiera riparte il 27 settembre (fino all'1 ottobre) con tutti i 15 padiglioni allestiti

Il mondo del design celebra il ritorno delle fiere. In presenza, con tanto di stand, di collezioni e di espositori in carne e ossa. Nel caso di Cersaie, le (buone) notizie sono almeno due: non soltanto l’edizione 2021 della prima fiera internazionale per la ceramica e l’arredo bagno si terrà regolarmente, ma per l’apertura, alla Fiera di Bologna, il prossimo 27 settembre, tutti gli spazi dei quindici padiglioni previsti saranno allestiti, come racconta con grande soddisfazione Emilio Mussini, vice presidente di Confindustria Ceramica.

Del resto, i segnali incoraggianti erano già arrivati in tempi non sospetti: lo scorso febbraio, la fiducia degli espositori e la spinta delle imprese a voltare pagina prima della nuova impennata pandemica aveva già trovato importanti conferme. A sette mesi dall’apertura degli stand, la superficie già opzionata dalle aziende era nell’ordine dell’80 per cento degli spazi assegnati in occasione di Cersaie 2019. “Una percentuale di riempimento che, alla luce anche della provenienza delle domande di adesione, guardava già con fiducia a un’ampia partecipazione internazionale. Una conferma dell’attrattività di Cersaie e della qualità nel rapporto con gli espositori, consolidatesi con un lavoro che non si è mai interrotto, nemmeno durante questi difficili mesi” spiega Mussini.

I tempi hanno dato una mano, visto che l’apertura della fiera coincide con il momento in cui tutti gli italiani e gli europei, almeno secondo le previsioni ufficiali, dovrebbero avere completato il primo ciclo di vaccinazione e dunque disporre del green pass per viaggiare. L’edizione 2021 conferma la vocazione internazionale della rassegna, con il 40 per cento di espositori stranieri e un programma culturale di alto livello in cui si preannunciano lectio magistrali e mostre su iniziative realizzate da Premi Pritzker.

Tra gli aspetti più rilevanti dell’edizione, figura senz’altro la Contract Hall, che segna la grande attenzione di Cersaie per il mondo della progettazione e per le relazioni con il contract. Si tratta di uno spazio con la forma di una lettera C, che in maniera simbolica riporta non soltanto al contract, ma anche ai concetti di connessione e di concretezza. Questo spazio racchiude al centro Archincontract, una piazza di duemila metri quadrati dedicata alla progettazione nei diversi ambiti del real estate, con la presenza di dieci studi di architettura di valore internazionale (Archea, Archilinea, Caberlon Caroppi, Iosa Ghini, Lombardini22, NOA Network of Architecture, One Works, Pininfarina Architecture, Studio Bizzarro e Partners e THDP). Attorno a questi studi, in una ideale piazza internazionale, si troveranno gli spazi espositivi assegnati ad aziende attive nel campo delle cucine, delle finiture da interno e da esterno, dell’illuminotecnica e della domotica, dell’outdoor e del wellness, fondamentale complemento ai prodotti della ceramica e dell’arredoagno per tutti i progetti di real estate.

Tutti gli ospiti della Contract Hall, una mostra evento con una impostazione simile a MilleLuci, che ha ricevuto la Menzione d’Onore all’ultimo Compasso D’Oro, avranno modo di ammirare anche il concept Spa in Outdoor, realizzato dai dieci studi. Un tema di attualità, particolarmente sentito da quella parte del mondo contract che opera nella riqualificazione delle strutture ricettive e dell’ospitalità.

Il ritorno in presenza non vuol dire mancare l’appuntamento, ormai scontato, con il digitale, anzi: novità di questa trentottesima edizione sarà infatti Cersaie Digital, on line per tre settimane dal 20 settembre all’8 ottobre. “Un modo per rafforzare la rassegna tradizionale cogliendo tutte le potenzialità dell’information technology, della dematerializzazione delle informazioni e degli eventi e dell’estensione globale, in termini di capacità relazionali per consolidare ruolo, standing e prestigio di Cersaie”.