Un’icona aggiornata alla nostra contemporaneità
“Oltre 60 progettisti si sono esercitati a ridisegnare, ripensare, aggiornare Pinocchio alla nostra contemporaneità”, prosegue il curatore. “Una moltitudine di Pinocchi, con nasi che crescono e gambe che si accorciano, polemici e irriverenti, snodabili, ridotti all’essenziale (cilindro, sfera, cono), primordiali, leonardeschi, che invitano al gioco, che si prestano a giochi grafici, colorati e seriosi in bianco e nero, cinetici, semplicemente inutili. O meglio: utili per strappare un sorriso, per distoglierci per un momento dai nostri affanni e riportarci a pensare che ognuno di noi, per un momento nella vita, avrebbe voluto essere come il nostro burattino.”