A Spoleto si riunisce il mondo dell’architettura per un focus sulla ricostruzione

Nella splendida cornice della Rocca Albornoz, riconsegnata alla città di Spoleto dopo un prezioso restauro nel 2007 e ora diventata Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, sabato 13 lugio si è svolto un importante dibattito sul tema della ricostruzione, alla presenza di autorevoli personalità, oltre che istituzionali, in rappresentanza del mondo dei media e dell’architettura internazionale, tra cui l’architetto ticinese Mario Botta.

Ha moderato il dibattito Andrea Margaritelli, presidente di INARCH – Istituto Nazionale d’Architettura.

In apertura Lucio Caporizzi, direttore Area Programmazione della Regione Umbria, ha ricordato l’importanza del ricostruire, come un’opportunità che viene ora data ai territori colpiti dal sisma.

A seguire gli interventi di Paolo Belardi, direttore dell’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia, di Glenda Giampaoli, direttore del Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco e di Daniela Gerini, fashion and art designer che hanno sottolineato l’importanza del messaggio di forte positività del progetto Canapa Nera basato sull’opportunità di tramutare un evento drammatico in una preziosa occasione di rinascita.

Da Milano a Spoleto. Un algido muro bifronte posizionato ora nel Salone d’Onore della Rocca di Spoleto per raccontare in un mix alchemico la storia di un popolo coraggioso, quello della Valnerina. Da un lato c’è il grigio, memoria della pietra urbana della Basilica di San Benedetto a Norcia, dall’altro i colori esplosivi della fiorita di Pian Grande di Castelluccio.

 

Al dibattito è intervenuta anche Gilda Bojardi, direttore della rivista Interni che da oltre 20 anni organizza e promuove una serie di eventi all’Università degli Studi di Milano durante il FuoriSalone, diventata uno dei luoghi più visitati della città, ormai considerata da tutti la capitale del design.

Gilda Bojardi ha sottolineato come sia stato strategico per la Regione Umbria partecipare, per ben sei anni consecutivi, a quella che è la manifestazione più importante nel design, illustrando, quindi, come la Regione consideri il design uno degli asset per la promozione del proprio territorio. Una visione strategica sicuramente unica nel panorama delle istituzioni pubbliche italiane.

 

 

Infine l’intervento di Mario Botta che ha intrattenuto la numerosa platea parlando dell’opportunità che si presenta oggi a questi territori, perché “Ricostruire dov’era e com’era” non solo non è possibile, ma sarebbe un grave errore. Secondo l’architetto si perderebbe la possibilità di un adeguamento non solo dal punto di vista architetturale ma anche e soprattutto strutturale.