Da giugno a settembre alla Manifattura Tabacchi di Firenze va in scena una mostra-laboratorio, curata dal paesaggista Antonio Perazzi, sulla filosofia dei giardini a bassa manutenzione che emergono spontanei nell’ambiente urbano, capaci di migliorare la qualità della vita e di riqualificare gli spazi cittadini

Sempre più dinamica nel proporre iniziative artistiche e culturali, sperimentali virtuose, Manifattura Tabacchi di Firenze inaugura ora una mostra-laboratorio, curata dall’architetto e paesaggista Antonio Perazzi, ispirata dal principio di rigenerazione dolce, a basso impatto ambientale, volta a incentivare la flora e la fauna spontanee, per ricreare fra natura e uomo un equilibrio a lungo termine.

Botanica Temporanea, l’arte dei Giardini Invisibili è aperta al pubblico dal 18 giugno al 19 settembre 2021 e si sviluppa negli spazi rigenerati di Manifattura attraverso la realizzazione di un giardino e di uno spazio progettuale aperto, ricreato come un laboratorio esperienziale in una serra progettata dallo studio q-bic all’interno del loggiato che separa piazza dell’Orologio dal Giardino della Ciminiera. L’approccio progettuale è condensato nella mostra, non solo attraverso l’installazione del verde che conta 1555 piante e più di 50 specie botaniche, ma anche con documenti progettuali, materiali e testimonianze.

Per l’inaugurazione al pubblico, dal 18 al 20 giugno, è previsto un programma di 3 giorni che invita a riflettere sul rapporto tra uomo e natura con talk, laboratori, proiezioni cinematografiche, workshop e un market di fiori e piante.

I visitatori potranno sperimentare un metodo progettuale che punta a inspirare e stimolare la creazione di giardini a bassa manutenzione che emergono spontanei nell’ambiente urbano e quindi non necessitano di grandi investimenti – capaci di incrementare la qualità della vita e al contempo riqualificare spazi molto diversi, come parchi, luoghi pubblici o di margine tra paesaggi naturali, rurali e urbani.

“La corrente sperimentale che ho chiamato Botanica Temporanea si conferma come una strategia di approccio progettuale efficace per riattivare i processi biologici che mettono insieme il mondo delle persone con quello delle piante e degli animali” spiega Antonio Perazzi. “Vedo Manifattura Tabacchi come il suolo ideale per affondare nuove radici che facciano germogliare piante, etica, creatività e cultura”.

Il paesaggista, che collabora alla progettazione del landscape dell’intero recupero di Manifattura Tabacchi, ha riflettuto su come l’ex spazio industriale, prima ordinato secondo una logica produttiva e prettamente antropocentrica e poi abbandonato per circa 20 anni in seguito alla chiusura nel 2001, sia diventato in una seconda fase luogo in cui le piante sono rimaste libere di organizzarsi secondo i propri criteri vegetali.

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Oggi il nuovo progetto paesaggistico di Antonio Perazzi apre le porte a un incontro scientifico e culturale di reciproca conoscenza tra le piante e l’uomo, in una nuova prospettiva di uso e coesistenza negli stessi spazi. Non più sfruttamento, sopraffazione e ostilità, ma un'innovativa convivenza tra persone e natura, portatrice di reciproci benefici nati dall’integrazione virtuosa di natura e architettura del luogo.

Botanica Temporanea anticipa e percorre i temi del progetto paesaggistico allo studio per Manifattura, che avrà nel giardino pensile sul tetto dell’edificio 11 la sua iconica sintesi” spiega Michelangelo Giombini, Head of Product Development di Manifattura Tabacchi. “Il nuovo paesaggio proposto da Perazzi valorizzerà gli spazi compresi tra gli edifici insieme alle nuove funzioni che vi si installeranno, in profonda relazione con l’architettura e proponendo una benefica convivenza tra persone e natura nel più grande esperimento di rigenerazione urbana d’Italia. Ci piace l’idea che anche in questo aspetto della trasformazione dell’ex fabbrica il progetto si contraddistingua per un alto grado di sperimentazione”.

Il progetto di Antonio Perazzi punta l’attenzione sulla micro-flora e sulle rarità botaniche che caratterizzano il paesaggio fiorentino e toscano, celebrando le qualità della vegetazione mediterranea. Secondo questi principi sono stati scelti alberi e piante che richiedono un ridotto apporto idrico e poca manutenzione, selezionate per la loro capacità di filtrare e ridurre gli agenti inquinanti dell’aria.