La tesi sostenuta del progetto del Padiglione della Germania è che la sostenibilità ecologica sia strettamente correlata con la questione sociale.
Di luoghi abbandonati che possono diventare luoghi vitali per progettare piani di sopravvivenza e speranza per il futuro parla il Padiglione dell’Ucraina, che non partecipava alla Biennale Architettura dal 2014. Before the Future - a cura di Iryna Miroshnykova, Oleksii Petrov, Borys Filonenko – si declina fra il Padiglione all’Arsenale (Sale d’Armi) e una installazione presso lo Spazio Esedra dei Giardini.
Il primo presenta uno spazio claustrofobico, senza prese di luce, come simbolo di luoghi abbandonati che possono diventare vitali per progettare piani di sopravvivenza e speranza per il futuro.
L’installazione a cielo aperto presso lo Spazio Esedra dei Giardini si basa su una rete di fortificazioni del X secolo nella regione di Kiev in gran parte dimenticata. Riattivata durante i primi giorni dell'invasione russa, ha rallentato l'avanzata dell'esercito invasore verso la capitale.
In momenti diversi durante tutta la durata della Biennale Architettura 2023, questi spazi ospiteranno un programma pubblico di incontri, dove i rappresentanti della comunità culturale ucraina condivideranno le loro storie ed esperienze con il mondo intero.
Altre mostre, fuori dalla Biennale
Come ogni grande manifestazione artistica e culturale anche la Biennale di Venezia 2023 porta con sé una costellazione di mostre, installazioni e incontri, ovviamente sul tema dell’Architettura, disseminati fra palazzi storici, spazi museali ed espositivi che si aprono alla città per l’occasione.
Chi si appresta a visitarla si potrà spingere al di fuori dei luoghi istituzionali per scoprire qualche altra esposizione legata ai temi della Biennale stessa.
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