Sono trascorsi cinquant’anni dall’esplosione di due fondamentali fenomeni dell’avanguardia architettonica, esorditi in un’epoca carica di cambiamenti, rivoluzioni e speranze.
I Metabolisti in Giappone e i Radicali in Italia, seppur in contesti assai diversi per cultura e tradizione, hanno seguito percorsi di ricerca paralleli, condividendo temi di indagine, strumenti, linguaggi e producendo straordinari effetti sull’architettura contemporanea.
La mostra Architettura Invisibile al Museo Carlo Bilotti di Roma propone al pubblico un inedito percorso attraverso le opere prodotte in questo singolare contesto.
La ricerca di un controllo dell’ambiente a qualsiasi scala di intervento progettuale, la volontà di ridefinire il futuro ruolo della società attraverso la tecnologia, lo sviluppo di nuove ipotesi per abitare il pianeta: le spregiudicate sperimentazioni architettoniche che si sono sviluppate in Giappone e in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta sono al centro del confronto proposto dalla mostra.
Nella corso del periodo di apertura della mostra avranno luogo una molteplicità di eventi e incontri con protagonisti e iniziative aperte al pubblico il cui calendario sarà comunicato sul sito www.architetturainvisibile.it.
La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Curata da Rita Elvira Adamo, la mostra è parte del programma delle celebrazioni per il 150° anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia.