In collaborazione con Valerio Cataldi, giornalista che da anni si occupa di migranti, e Tareke Brhane, mediatore culturale e rifugiato residente in Italia, entrambi fondatori del Comitato 3 Ottobre, Apnea filma e fotografa, ma soprattutto rende tangibili gli oggetti delle vittime di alcuni naufragi avvenuti nei mari del canale di Sicilia e intorno a Lampedusa.
Presso Fondazione 107, in Apnea tre diversi ambienti offrono allo spettatore diversi gradi di immersività e interattività per un viaggio personale all’interno delle proprie emozioni.
Si parte da un’esposizione composta da fotografie e video che isolano e decontestualizzano gli oggetti delle vittime del naufragio, distanti e sospesi nell’assenza, sguardo e mente si trovano sul fondo della storia e nella memoria dell’acqua.
Uno spazio con una proiezione avvolgente e interattiva riporta ad un’esperienza immersiva nei fondali marini accompagnati dal ricordo di voci scomparse. Il movimento del visitatore modifica l’ambiente in tempo reale.
Infine il visitatore potrà fruire di una esperienza di immersione nei mari di Lampedusa attraverso la visione di un video a 360.