Il nuovo store milanese di Buccellati invita a viaggiare nel cuore della più raffinata tra le esperienze d'acquisto: quella dei preziosi. A progettarlo, Chahan Minassian che l'ha pensato come uno scrigno portagioie tra dettagli storici e preziosità resistenti al tempo

Con l'apertura del nuovo experience store di Buccellati, che ha inaugurato questo mese in via Montenapoleone 23, al Piano Nobile del Palazzo Gavazzi di Milano, giunge in città anche un luogo dove acquistare non si limita a essere un gesto, bensì una cerimonia.

Una dinamica che trascende la classica esperienza immersa, tratteggiandosi come situazione in cui la scelta è positivamente influenzata dal contesto.

La nuova boutique, intrisa di stimoli derivanti dalla storia che ha attraversato l'anima del Palazzo, diventa così meta e viaggio, insieme, di momenti memorabili in cui protagonisti sono raffinati gioielli realizzati, anche su misura, dell'azienda italiana.

L'esperienza, in questo senso, non riguarda il solo susseguirsi di momenti corollari all'acquisto, bensì situazioni inedite in cui pezzi di alto pregio artigianale, lavorati a mano eccheggianonellospazio valorizzando dettagli ed elementi storici che caratterizzano il luogo ospitante: Palazzo Gavazzi.

Sorge, dunque, spontanea la domanda: come calare il prestigio di un'azienda il cui heritage è così importante, in uno spazio già tanto ricco di significato e di angoli che catturano lo sguardo? Lo abbiamo chiesto a Chahan Minassian, designer libanese d'origine e parigino d'adozione, che ha curato il progetto di interni.

Come si progetta uno spazio identitario quando l'ambiente stesso è già tanto prezioso e significativo?

Chahan Minassian: "Il nostro obiettivo era, prima di tutto, creare uno spazio scrigno per i gioielli e l'argenteria Buccellati.

Non vi erano dubbi che il patrimonio dello storico palazzo con i suoi incredibili soffitti e pavimenti dovesse essere preservato in vista della progettazione della nuova boutique.

La nostra missione era semplicemente quella di rinfrescarlo e conferirgli un leggero mood contemporaneo, in modo da poter accogliere ospiti e clienti in uno spazio sereno, moderno e dal sapore quasi residenziale in cui entrare a contatto con le collezioni".

I gioielli Buccellati, il prestigio degli interni e gli arredi decorativi sono i tre protagonisti attorno a cui ruota il progetto. Come ha lavorato per creare una sinergia tra loro?

Chahan Minassian: "Si trattava di rispettare attentamente i codici, le linee e i toni raffinati dei gioielli Buccellati e, insieme, la preziosità degli elementi architettonici storici ben conservati.

Con queste priorità ben chiare, ho ragionato sul concetto di percepito residenziale. Nel senso che il mio obiettivo era quello di proporre uno stile di vita, ancora più che uno stile e basta.

C'è un'importante presenza di vetrine negli spazi, utile a valorizzare i gioielli e a suggerire che l'attenzione del cliente venga catalizzata in quei precisi punti in modo più rilassato e raffinato, rispetto a un'esplicita esposizione commerciale".

Quale approccio ha seguito per valorizzare gli elementi architettonici storici originali dell'edificio?

Chahan Minassian: "Qui, il tema prendeva forma nella capacità di integrare i gioielli su scala ridotta, ovvero i preziosi di Buccellati, con il più ampio gioiello in scala presente negli spazi, ovvero l'architettura dell'edificio.

Ho voluto riferirmi all'immagine del portagioie, lavorando con una tavolozza cromatica morbida, che ben dialogasse con tessuti e dettagli vellutati a fare da sfondo".

Come ha selezionato tessuti e materiali?

Chahan Minassian: "I materiali scelti sono ampiamente ispirati alle texture dei gioielli Buccellati.

Su tutti, i toni metallici dell'oro, dell'argento e del bronzo; ma anche texture lavorate e sete iridescenti che evocano l'universo e l'artigianalità dell'azienda".

In cosa si differenzia, questa nuova boutique, rispetto a più classici experience store?

Chahan Minassian: "Qui si vive un'esperienza residenziale, dunque si può prendere parte a uno stile di vita e farlo proprio.

Non ci si limita a comprare e uscire dal negozio. Si fa parte di qualcosa.

Naturalmente fa tantissimo il modo in cui le collezioni vengono proposte e il modo in cui lo spazio diventa complice del prodotto".

Cosa significa, dunque, acquistare un prezioso nel 2024? A quali necessità devono rispondere le boutique di questo settore?

Gianluca Brozzetti, AD di Buccellati: "Oggigiorno acquistare un gioiello continua a essere un'esperienza unica e gratificante. Da sempre si tratta di un atto legato alla celebrazione di un momento speciale, un anniversario speciale, un evento memorabile.

Sia nel caso di un semplice gioiello come di un pezzo "One of a Kind" molto importante, il fatto che si tratti di una vera e propria cerimonia di acquisto è da considerare focus centrale nella selezione dello stile.

Nel caso di Buccellati significa prestare ancor più attenzione alla valorizzare del nostro prodotto, presentandolo nel modo migliore e spiegandone tutti i dettagli come la lavorazione che caratterizzano il pezzo. Cercando di plasmare ambienti adatti allo shopping nella più indentitaria delle interpretazioni".