Un edificio ispirato a una nuova visione industriale: l’headquarter di NTT Data trasforma Industria 5.0 in uno spazio di knowledge sharing

A passeggiare tra gli undici piani del nuovo headquarter di NTT Data a Milano ci si sente insolitamente bene, avvolti in un mix tra eccitazione e sollievo. Tutto, in questo edificio trasuda infatti di innovazione, ricerca, futuro. Ma allo stesso modo accoglie, conforta, rincuora.

Gli interni dell’edificio sono progettati da De Amicis Architetti, il building The Sign invece, è firmato CMR, Massimo Roj.

Architettura e industria 5.0

È il miracolo che l’architettura riesce a volte a compiere: trasformare un’idea o dei valori in realtà abitabili da persone vere.

Idee e valori sono, in questo caso, l’umanesimo tecnologico di cui si parla il ceo di NTT Italia Walter Ruffinoni nel suo Italia 5.0 (prefazione di Federico Rampini, ed. Mondadori 2021).

L’industria, secondo Ruffinoni, è infatti entrata nella fase 5.0, che mette “al centro di ogni riflessione, lavorativa o spaziale, non solo i valori aziendali di profitto e massimizzazione delle risorse, ma anche l’arricchimento della vita dei propri dipendenti, dei consumatori, dei fornitori, delle comunità”.

Il complesso dei nuovi uffici di NTT DATA Milano è l’opera manifesto di questo nuovo modello di lavoro. E, come tale, il suo progetto ispirerà anche altre sedi dell’azienda in Italia.

Il progetto architettonico

La struttura si compone di due edifici: lo Human Building (dodici piani fuori terra) e il Technology Building (quattro piani fuori terra).

Sale riunioni comuni e spazi lounge fanno da filtro alle postazioni operative, costruendo un ambiente fluido in cui lo spazio aperto diventa condiviso ma anche separato nelle funzioni.

I diversi piani sono stati concepiti per consentire di valorizzare i temi alla base di un futuro a misura delle persone, come la comunità e l’importanza della relazione, l’inclusione e la sostenibilità, la forza delle idee e il potere del digitale.

Una necessità, in era post pandemica, in cui è evidente che il lavoro è prima di tutto condivisione e knowledge sharing più che mera operosità personale, e un arricchimento della collettività tutta.

A impatto quasi zero, gli edifici si avvalgono di forniture di energia elettrica 100% da fonti rinnovabili, oltre ad avere pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica solare.

La visione per la città

“Il nuovo headquarter rappresenta non solo la volontà di continuare a investire e assumere in Italia”, ha detto Ruffinoni, “ma è anche un manifesto della nostra visione per il futuro del lavoro che vede gli ambienti adattarsi alle nuove esigenze delle persone. Il modo di stare in ufficio sta cambiando, è necessario considerarlo come luogo di relazione in cui favorire lo scambio creativo, che sta alla base di qualsiasi innovazione.

Vogliamo costruire un ambiente di lavoro accogliente in cui le nostre persone e le 5000 che assumeremo da qui al 2025 si sentano ispirate e siano il motore che permetterà all’azienda di fare la differenza per il nostro Paese”.

A confermare questo tipo di atteggiamento, le parole del Sindaco Giuseppe Sala al taglio del nastro: “Stiamo vedendo in pratica la città policentrica, nella consapevolezza che la vita è fatta di tanti piccoli grandi centri.

In questo spazio vengono rotte le barriere tra lavoro e non lavoro per costruire un insieme relazionale che fa crescere. Questo spazio è l'esempio perfetto che tutti noi vorremmo fosse la ripartenza di Milano”.