“Quando si pensa all’inclusione si pensa ad un atto di condivisione, di partecipazione, di gioia. Come non citare il girotondo allora, quel rituale che tante volte abbiamo ripetuto, cantato e ballato da bambini, tenendoci per mano, cascando poi per terra... tutti insieme, per poi rialzarsi e, fortunatamente, riderne”.
Antonio Malafarina e il design director di Diwergo Giulio Ceppi, sono convinti che questa sia la strada giusta per agire un pensiero, uno slancio verso la presa in carico di una responsabilità: parlare a tutti, fare per tutti, pensare a tutti.
“Un’azione certamente simbolica”, commenta Ceppi. “Forse scanzonata e apotropaica, come è iconica la collezione disegnata oltre 30 anni fa… Allora ho pensato ad Alessi e al suo ‘Girotondo’, anche solo per aggiungere un giro, un volteggio, una risata... ed un pensiero, su chi a volte cade e non necessariamente si rialza, se non trovandosi poi diverso, o meglio, divergente, come ci piace dire.
A volte le parole si cercano e si inseguono, come gli oggetti, come le persone, come negli aforismi e come nelle filastrocche: un girotondo fatto da Alberto, Stefano,Guido, Antonio e Giulio che si tengono per mano...ma anche da tutti coloro che compreranno uno di questi oggetti parlanti e danzanti”.