Il C2C Festival a Torino attira sempre di più anche i galleristi e gli appassionati di arte che il prossimo week end saranno in città per Artissima e Art Week: perché ormai è molto più che solo musica elettronica

Da ormai ventidue edizioni la colonna sonora della Contemporary Art Week torinese, quella che ingloba la fiera d’arte contemporanea Artissima, ha le tonalità elettriche del C2C Festival, noto fino al 2019 come Club to Club.

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Merito di uno dei festival a maggior vocazione internazionale nel panorama del nostro paese, sia per la scelta degli ospiti sia per il tentativo di coinvolgere pubblico che viene dall’estero: il C2C 2024 che si svolgerà dal 31 ottobre al 3 novembre a Torino e animerà i dancefloor del Lingotto Fiere e delle OGR – Officine Grandi Riparazioni con dosi massicce di musica e live performance.

Contemporary Art Week e C2C a Torino

Arte e musica elettronica sono due mondi che si incrociano da anni sotto la Mole.

Artissima, creata nel 1994, è diventata la fiera d’arte contemporanea di punta in Italia. Il Club to Club, dal canto suo, nato nel 2002 come evento underground dove con un unico biglietto si potevano girare i locali dei Murazzi, è cresciuto talmente tanto da diventare un riferimento in Europa. Tra gli ospiti passati da qui Thom Yorke (2015), Aphex Twin (2018) e addirittura Franco Battiato (nel 2014).

I due eventi si sono alimentati a vicenda per diverse stagioni.

Inizialmente sospetti e titubanti, si sono scrutati come fossero microorganismi sconosciuti, vivendo ognuno all’interno del proprio habitat naturale. Poi le cose sono cambiate.

Un po’ perché nel DNA dell’uno ci sono inequivocabilmente elementi dell’altro, un po’ per simbiosi.

È come se fosse scattata una scintilla: i già labili confini fra le due galassie si sono fatti più sottili, con tracimazioni continue da una sponda all’altra del fiume.

Gli amanti dell’arte vanno al C2C o viceversa?

In realtà, ma è solo una sensazione non supportata da alcun dato statistico, pare siano stati più gli appassionati di dipinti, sculture e installazioni a varcare la “frontiera” musicale che viceversa.

Più facile scorgere collezionisti, artisti, galleristi danzare fra le trame armoniche generate da star come la compositrice Kali Malone o il misterioso producer catalano John Talabot (entrambi in scena al Lingotto) che non DM enthusiasts - tutti tendenzialmente fra i 18 e i 35 anni - muoversi fra le opere di Marina Abramovic, Jonathan Monk o Monica Bonvicini tanto per citare tre nomi a caso (che però saranno in scena ad Artissima dall’1 al 3 novembre).

I clubber sembrano infatti fare più vita a parte: arrivano in città da ogni angolo del Vecchio continente facendo segnare numeri da capogiro in fatto di presenze nelle strutture ricettive locali ma spesso si muovono solo ed esclusivamente in funzione delle varie performance live.

E a guardare la qualità straordinaria delle line-up non li si può certo biasimare.

Anche l’edizione 2024 del C2C, che ha fatto dell’avanguardia globale, della cultura pop contemporanea, delle produzioni transdisciplinari tra musica, arte e tecnologia i tratti distintivi della sua storia, mette in scena un programma da standing ovation.

Il line up del C2C 2024

Nel carnet spiccano artisti culto del panorama internazionale come Kode9, pseudonimo di Steve Goodman, una delle figure centrali della scena dubstep emergente, o come la star planetaria Arca, che da buona venezuelana mixa sapientemente elementi di avant-pop, electronica, experimental e influenze di musica latina.

C’è Delroy Edwards, storico dj yankee, che fonde elementi di house, techno, e acid e c’è A. G. Cook, fondatore dell’innovativa etichetta discografica PC Music, che continua da anni a ispirare la nuova generazione di artisti e produttori nella musica contemporanea.

Nella lunga lista brillano di luce propria anche Billy Woods, icona rap che da sempre ama spingere un po’ giù in là i confini dell'hip-hop contemporaneo, e Hessle Audio, etichetta discografica brit, fondata nel 2007 dai DJ e produttori Ben UFO (Ben Thomson), Pearson Sound (David Kennedy) e Pangaea (Kevin McAuley) che propone una performance che entrerà senza ombra di dubbio negli annali della kermesse (save the date: venerdi 1 novembre).

La quattro giorni verrà infine chiusa da Miss Jay, drag queen americana, famosa per il suo ruolo come giudice e mentore nel reality show America's Next Top Model.

L’arte contemporanea al C2C?

Tutto questo per dire che chi pensa che il C2C sia solo musica si sbaglia di grosso. È molto, ma molto di più. È un cocktail equilibrato di performance, video, digital e sound art. In una parola sola: di arte contemporanea. Mentre è difficile affermare che Artissima sia anche clubbing.

Forse è proprio questa la risposta a chi si chiede perché gli amanti dell’elettronica fanno più fatica a intrufolarsi fra gli stand dei galleristi della fiera allestita negli spazi dell’Oval.

Probabilmente trovano già tutto all’interno del loro mondo, dove le varie discipline artistiche si intrecciano impastano fino a diventare altro e guardano al futuro senza distinzioni di generi: le note rap si mescolano alle performance sperimentali, i campionamenti e le ipnotiche sequenze ritmiche alle esperienze sensoriali.

Che l’arte contemporanea, quella davvero capace di raccontare nel profondo le nostre emozioni e il nostro vivere quotidiano, sia forse più qui che altrove?