Il Lake Como Design Festival giunge alla sesta edizione ampliando il programma e i luoghi coinvolti, pur tenendo fede all’obiettivo con il quale è stato concepito dall’Associazione Wonderlake Como: proporre la città e i suoi dintorni come una destinazione culturale ricca di densità e contaminazioni.
Il percorso
Sette (più due) le sedi espositive del festival distribuite lungo un percorso che dal centralissimo Palazzo del Broletto si diffonde nelle vie del centro storico, coinvolgendo la chiesa sconsacrata di San Pietro in Atrio, lo Spazio Natta e Borgovico 33, fino ad affacciarsi sul lago e aprire i cancelli di Villa del Grumello e Villa Anna.
La leggerezza, filo conduttore di questo nuovo appuntamento, accompagna il visitatore alla scoperta di mostre e installazioni site-specific per approfondire il tema da diversi punti di vista.
Mai come in questo momento abbiamo bisogno di leggerezza, quella stessa leggerezza raccontata da Italo Calvino nelle sue Lezioni Americane che “si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso”.
The form of lightness a Palazzo del Broletto
Sede originaria, in epoca medievale, del Comune della Città di Como, oggi il Broletto viene utilizzato come aula congressi e per mostre d’arte. In occasione del Lake Como Design Festival ospita la collettiva “The form of lightness”, curata da Lorenzo Butti.
Una mostra che offre uno sguardo sul tempo che scorre attraverso una selezione di sedute leggere, per motivi diversi, dalla ricerca formale alla scelta dei materiali, al metodo costruttivo. I visitatori trovano in scena, tutte insieme, 28 sedute realizzate tra il 1924 e il 2024, tra le quali anche progetti mai commercializzati come il prototipo di Verner Panton per Ikea.