Lightness, la leggerezza e le sue infinite interpretazioni, protagoniste della sesta edizione del Lake Como Design Festival, visitabile fino al 22 settembre tra il centro storico e il lungolago

Il Lake Como Design Festival giunge alla sesta edizione ampliando il programma e i luoghi coinvolti, pur tenendo fede all’obiettivo con il quale è stato concepito dall’Associazione Wonderlake Como: proporre la città e i suoi dintorni come una destinazione culturale ricca di densità e contaminazioni.

Il percorso

Sette (più due) le sedi espositive del festival distribuite lungo un percorso che dal centralissimo Palazzo del Broletto si diffonde nelle vie del centro storico, coinvolgendo la chiesa sconsacrata di San Pietro in Atrio, lo Spazio Natta e Borgovico 33, fino ad affacciarsi sul lago e aprire i cancelli di Villa del Grumello e Villa Anna.

La leggerezza, filo conduttore di questo nuovo appuntamento, accompagna il visitatore alla scoperta di mostre e installazioni site-specific per approfondire il tema da diversi punti di vista.

Mai come in questo momento abbiamo bisogno di leggerezza, quella stessa leggerezza raccontata da Italo Calvino nelle sue Lezioni Americane che “si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso”.

The form of lightness a Palazzo del Broletto

Sede originaria, in epoca medievale, del Comune della Città di Como, oggi il Broletto viene utilizzato come aula congressi e per mostre d’arte. In occasione del Lake Como Design Festival ospita la collettiva “The form of lightness”, curata da Lorenzo Butti.

Una mostra che offre uno sguardo sul tempo che scorre attraverso una selezione di sedute leggere, per motivi diversi, dalla ricerca formale alla scelta dei materiali, al metodo costruttivo. I visitatori trovano in scena, tutte insieme, 28 sedute realizzate tra il 1924 e il 2024, tra le quali anche progetti mai commercializzati come il prototipo di Verner Panton per Ikea.

Lightness on paper a San Pietro in Atrio

La chiesetta sconsacrata di San Pietro in Atrio rappresenta un po’ il cuore culturale dal quale prende vita questa edizione del festival.

La mostra collettiva “Lightness on paper”, infatti, nata in collaborazione con la casa editrice comasca Lithos, espone 10 opere di 10 autori contemporanei, tra architetti, designer e artisti, ai quali è stato chiesto appositamente di interpretare il tema della leggerezza attraverso le tecniche dell’incisione.

Avvolte dall’atmosfera contemplativa del luogo, le stampe delle opere dialogano con le lastre originali. I pezzi, in edizione limitata, sono acquistabili presso l’esposizione.

8 Days of Lightness allo Spazio Natta

Arte del vetro, design e meditazione uniscono il lavoro e la filosofia di vita del duo Erlands e Bai Bai. La mostra personale “8 Days of Lightness” presenta la collezione EB Light Objects in due ambienti comunicanti, ma diversi per l’uso della luce.

Si attraversa la prima stanza caratterizzata dai toni scuri per poi accedere a quella dominata dalla luce, accompagnati da oggetti, anch’essi, formati da parti metalliche più scure e inserti in vetro, sfaccettati e riflettenti.

Erlands e Bai Bai durante l’inauguraazione hanno detto di voler approfittare di questa mostra come di una residenza d’artista osservando e sperimentando gli oggetti insieme ai visitatori.

Contemplation room da Borgovico 33

Per il secondo anno consecutivo, la galleria svizzera Grieder Contemporary collabora con Lake Como Design Festival presentando un progetto dell’artista tedesca Jorinde Voigt, rinomata per i suoi disegni di grandi dimensioni che integrano testo e collage per creare composizioni dinamiche, catturando elementi come suono, movimento, tempo e percezione in uno schema visivo unificato.

A Borgovico 33, è esposta la serie Betrachtung/Contemplation (2019-2021) tornata da 7 mobile formati da intricati fili di ottone e catene, strutture eteree che sembrano fluttuare nello spazio ispirate dalle proporzioni della serie di Fibonacci.

Il lavoro di Voigt offre ai visitatori un'esplorazione estetica della percezione e della stabilità, invitandoli a contemplare il delicato equilibrio dell'universo.

Installazione di Valerio Eliogabalo Torrisi

L’artista catanese, chiamato a interpretare il tema del festival, ha coinvolto alcune attività commerciali della città per creare un dialogo, leggero e raggiungibile, con i suoi interventi site-specific.

La parola scritta, protagonista delle installazioni, comunica frasi, pensieri e suggestioni poetiche più o meno nascoste nelle vetrine dei negozi: i visitatori, servendosi di una mappa, sono invitati a trovarle tutte interagendo con la città, chi ci abita e chi ci lavora.

Lightness in Progress a Villa del Grumello

Villa del Grumello, documentata già nel XV° secolo, nella seconda metà del ‘500 è una delle prime residenza sulle rive del Lario, immersa nel verde, ma prossima al nucleo urbano.

Sicuramente uno dei luoghi cardine del festival, quest’anno ospita la collettiva “Lightness in Progress”, una selezione di oggetti inediti, collezioni e complementi d’arredo provenienti da archivi storici, gallerie di design moderno e contemporaneo, designer, artisti ed editori.

Tra le proposte, la collezione Impressions di Andrea Branzi, una selezione della galleria di Zurigo Calle dei Cavalli e Fine Art by Di Mano in Mano con una selezione di cristalli.

Contemporary Design Selection lungo il Chilometro della Conoscenza

Per la prima volta apre al pubblico il Chilometro della Conoscenza, in collaborazione con Villa del Grumello e Fondazione Antonio Ratti.

In un percorso che attraversa un parco secolare di oltre 15 ettari, i visitatori incontrano testimonianze architettoniche, tra serre, cappelle e darsene, allestite con i progetti dei giovani designer selezionati da Giovanna Massoni.

Dalle proposte di artigianato a studi più tecnologici su equilibrio, luce, materiale, è bello farsi sorprendere, ogni volta, dalle opere e dal loro dialogo con la struttura storica che le ospita.

Weight of Illumination a Villa Anna di Cernobbio

All’interno della struttura dei primi Novecento trova spazio la mostra “Weight of Illumination”, una raccolta di opere d’arte che evidenziano il duplice significato di "luce" - come luminosità e assenza di peso - con arguzia, umorismo, surrealismo e colpi di scena inaspettati.

La mostra è accompagnata da una selezione curata di mobili d'epoca che fanno da cornice e da contrappunto all'architettura Art Nouveau della villa e alle opere d’arte contemporanea esposte che incarnano l'assenza di peso sia nella forma che nel concetto.

Light Temporary Restaurant alla Serra del Grumello

Le proposte dell’edizione 2024 del festival toccano, con leggerezza, gli ambiti più vari. Così, oltre a mostre e installazioni, sono previsti incontri e visite ad hoc presso studi di architetti, designer e gallerie d’arte.

Sul sito del Lake Como Design Festival si trovano anche le informazioni per interessanti visite guidate alla città e, per i momenti di pausa, la possibilità di prenotare il Lifgh Temporary Restaurant installato nella serra di Villa del Grumello e curato dagli chef Samuela Carugati ed Elisa Raieri.

Due i menù ispirati al Lago di Como e alle sue materie prime. L’allestimento del locale è stato realizzato grazie alla collaborazione con i brand Fenix®, Davide Groppi e Pedrali.